L’Italia non si è qualificata per i Mondiali 2018 e il lutto non è stato ancora elaborato a pieno: alcuni ex Serie A, per lo più meteore, si sono invece guadagnati a sorpresa la convocazione e voleranno in Russia nonostante il loro recente passato nel nostro paese non sia stato, diciamo così, indimenticabile. In sostanza, Mauro Icardi e Radja Nainggolan non andranno al Mondiale, mentre giocatori del calibro di Brillante e Onazi, per fare solo due nomi, sono stati chiamati dai rispettivi ct nella rosa dei magnifici ventitrè.
FORTE ANTITESI – L’avventura di Joshua Brillante in Italia è stata decisamente antitetica rispetto al suo cognome: due presenze con la Fiorentina, una in sei mesi di prestito all’Empoli e poi una stagione negativa in B al Como, culminata con la retrocessione. Il centrocampista, ora tra le fila del Sidney, è tuttavia considerato uno dei giocatori più interessanti dell’Australia e non andrà in vacanza dal 14 giugno al 15 luglio.
LA LEGGE DELLA O – Ogenyi Onazi ha legato il suo nome a quello della Lazio, peraltro regalando con un gol nel finale contro il Napoli l’ultima qualificazione in Champions League ai biancocelesti nel 2015 (la squadra di Pioli però non andò oltre i preliminari): avrebbe potuto far comodo a Inzaghi per lo spareggio contro l’Inter, intanto dopo 76 presenze e tantissime panchine in cinque anni nel nostro campionato farà comodo alla nazionale della Nigeria. Con la maglia delle Super Aquile giocherà anche Odion Ighalo, quasi un impiegato della famiglia Pozzo, visto che oltre all’esperienza poco fortunata con l’Udinese vanta quattro stagioni al Granada e tre al Watford tra alti e bassi. Per lui anche la miseria di tre partite in prestito al Cesena che portano a nove le presenze in Serie A con un gol all’attivo.
FRANCOFORTE CAPUT MUNDI – Sono tantissimi gli ex Serie A che non hanno lasciato un segno nel nostro campionato ma che potremo ammirare in tv nel corso, quantomeno, della fase a gironi. Punta ad arrivare un po’ più avanti il capoverdiano naturalizzato elvetico Gelson Fernandes, attore non protagonista al Chievo nella stagione 2010-2011 e con l’Udinese per sei mesi nel 2012: il centrocampista, che negli ultimi anni ha scelto di vestire soltanto il rossonero passando dal Friburgo al Rennes per arrivare al Francoforte, è una delle colonne della Svizzera con 66 presenze. Il suo attuale compagno di squadra Ante Rebic, che ha recentemente steso il Bayern Monaco nella finale di Coppa di Germania, andrà in Russia con la maglia della Croazia: diciotto presenze nel nostro campionato per lui, equamente distribuite tra Fiorentina e Verona, con due gol all’attivo.
FRANCIA? NO, GRAZIE – Yohan Benalouane ha azzeccato la scelta più importante della propria vita quando ha deciso di vestire la maglia della Tunisia (con la quale parteciperà ai Mondiali 2018) piuttosto che quella della Francia: per il resto, vanta ben 95 presenze in Serie A con le maglie di Cesena, Parma, e Atalanta, ma non è stato protagonista di prestazioni esaltanti. Le scelte, dicevamo. Il richiamo del nostro campionato gli ha riservato un brutto scherzo quando nel gennaio del 2016 decise di trasferirsi dal Leicester alla Fiorentina: zero apparizioni in viola per tutta la durata del prestito, nel frattempo gli inglesi guidati da Ranieri scrivevano la storia vincendo la Premier League. Nella stessa annata anche Jakub Blaszczykowsky ha vestito la maglia dei toscani: Kuba non necessita certo di presentazioni, ma la sua esperienza in Italia dopo otto anni da titolare al Borussia Dortmund è stata molto negativa (15 presenze, 2 gol). La Polonia, però, ha ancora bisogno di lui.
BENDTNER E I SUOI FRATELLI – Impossibile citare tutte le altre meteore della Serie A che hanno già prenotato un biglietto per la Russia: ci limitiamo a segnalare Hector Moreno e la leggenda Rafa Marquez, convocati dal Messico dopo le deludenti avventure in Italia con le divise, rispettivamente, di Roma (nella prima parte della stagione appena terminata) e Verona, e Nicklas Bendtner, punta della Danimarca con nove presenze, nessun gol e poco altro da vantare con la maglia della Juventus, se non una stretta di mano ricambiata dalle hostess della Lega da rinfacciare a Benatia. Chiudiamo con due giocatori che sono stati invece protagonisti di buone annate in Serie A, ma che ben più degli altri avremmo preferito non vedere ai Mondiali: Albin Ekdal (Juventus, Siena, Bologna e Cagliari con una tripletta all’Inter nell’album dei ricordi) e Andreas Granqvist (due stagioni al Genoa), superfluo spiegare il perché.