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“Non mi sono dimesso“. Giampiero Ventura smentisce le voci e nella conferenza stampa del dopo Italia-Svezia annuncia di non essersi dimesso da commissario tecnico della Nazionale italiana. “Chiedo scusa per il ritardo perché volevo salutare i giocatori. Quando uno ottiene un risultato meritato o non meritato conta poco, io sono il responsabile”, ha spiegato per poi aggiungere: “Il calcio è questo, sono in questo mondo da tanti anni e so accettare. Sono orgoglioso di aver fatto parte del gruppo azzurro. Sono orgoglioso di aver lavorato con grandi campioni e con altri che gli auguro di diventare“.
Sul possibile incontro con il presidente federale Carlo Tavecchio: “Useremo i toni che abbiamo usato sempre. Il fatto di Buffon, De Rossi e compagnia lo sapevamo. La posta in palio era il Mondiale e di conseguenza era il loro Mondiale ma anche di tutti gli altri, anche il mio. Sono dispiaciuto, quanto dispiacere ho l’ho detto a loro singolarmente”. Addirittura Ventura potrebbe pensare di continuare in Nazionale: “Argomento che potrà anche essere trattato, non dipende da me. Ho uno stato d’animo triste, ci vedremo e dirò tutto quello che ho passato e penso. Ascolterò naturalmente e poi qualsiasi cosa verrà decisa sarà accettata
Poi la conclusione: “Sono dispiaciuto perché lo stadio stasera per l’ennesima volta ho capito cosa significa allenare la Nazionale. Qualcosa di unico e straordinario”.