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Stanco e tormentato dagli infortuni. Il Marocco ci riprova, ma la Francia è un Everest da scalare

Marocco esultanza
Marocco esultanza - Foto LiveMedia/Sebastian El-saqqa/DPPI

Sorpresa del torneo, contro ogni pronostico, ma con i problemi fisici che si trascinano da settimane e forse da mesi, fino al confronto con la grande favorita del torneo. Se l’Europeo dell’Italia malconcia di Prandelli nel 2012 ha lasciato un insegnamento, la marcia di un Marocco stanco e tormentato dagli infortuni sembra destinato a finire sotto i colpi di Mbappè e Giroud e di una Francia che insegue il secondo Mondiale consecutivo. Ma dopo aver eliminato Belgio, Spagna e Portogallo, la Nazionale di Regragui sembra davvero dell’intenzione di non fermarsi e di continuare a stupire. “Chiamatemi pazzo, ma io voglio vincere il Mondiale”, dice il Ct che per la prima volta non si nasconde e si lancia all’assalto cieco, come chi a questo punto non ha veramente niente da perdere. L’unica cosa certa è che all’Al Bayt Stadium sembrerà per un attimo uno dei tanti (e caldissimi) impianti di Rabat. Come contro Spagna e Portogallo, è attesa la bolgia rossa a trascinare un Marocco che però deve valutare l’infermeria. Ziyech non è al meglio, ma dovrebbe farcela. Hakimi è in dubbio praticamente dalla seconda partita giocata, ma anche lui è chiamato a stringere i denti. Come se non bastasse, Nayef Aguerd, una delle sorprese del torneo, è stato colpito dall’influenza e ha dovuto gestire un problema al tendine del ginocchio. Dubbi anche sul partner di difesa Romain Saïss, sostituito contro il Portogallo per un fastidio al flessore. Non c’è lesione, ma il rischio di un infortunio più grave è concreto qualora dovesse calpestare nuovamente il prato in Qatar. Si scalda El Yamiq, vecchia conoscenza dell’Italia, con un passato tra Genoa e Perugia. Potrebbe toccare a lui il compito di gestire Mbappè, Giroud e Dembele, che devono preoccuparsi alla luce dei numeri difensivi del Marocco.

Per la nazionale africana – la prima in semifinale nella storia dei Mondiali – un solo gol incassato fin qui (autorete), mentre la Francia è riuscita a trovare la porta inviolata in uno solo delle ultime undici partite (contro l’Austria a settembre). Un motivo in più per prepararsi a questa semifinale con la massima concentrazione. Per il resto, Deschamps deve anche considerare la condizione di Upamecano e Rabiot, entrambi assenti in occasione della rifinitura. Ci sarà Kylian Mbappè, a caccia della top 5 dei gol di sempre con i Bleus. Trezeguet dista un gol, Benzema tre. Pelè, invece, è a tre lunghezze nella classifica dei marcatori più prolifici di tutti i tempi al Mondiale. Poi Fontaine, Muller, Ronaldo e Klose. Non c’è da chiedersi se ci riuscirà, ma quando. E se il Marocco ha ancora energie per rinviare l’inevitabile.

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