[the_ad id=”445341″]
Nel Mondiale del 2018 la Croazia è arrivata in finale riuscendo a rimontare da situazione di svantaggio ogni partita della fase ad eliminazione diretta, imponendosi in ogni gara oltre i 90′ regolamentari. Il Giappone, nella fase a gironi in Qatar, si è qualificata con due vittorie in rimonta contro due big come Spagna e Germania. Pervicaci e instancabili, le due nazionali si preparano ad un ottavo di finale che mette in palio il pass per la sfida a Brasile o Corea. Il ct giapponese Hajime Moriyasu cerca di superare le colonne d’Ercole degli ottavi per la prima volta nella storia della sua Nazionale, ma dovrà farlo senza lo squalificato Itakura, unico assente nipponico. Rientra però Tomiyasu, che nei giorni scorsi non era al meglio. L’ex Bologna ha saltato le ultime due sfide della Premier League e ha dovuto prepararsi al Mondiale con una rincorsa dall’infortunio. Il peggio è alle spalle e anche lui è pronto a quello “spirito da samurai” citato dall’altra conoscenza dell’Italia Yuto Nagatomo. Quei samurai che “cercano sempre di migliorare le loro tecniche. Ma se sono spaventati durante la battaglia non saranno in grado di usare al meglio le loro armi”, dice l’ex Inter che in Qatar sta indossando la veste del leader.
Dello spirito dei samurai ha parlato anche il Ct croato Dalic. “Applicheranno quella filosofia nelle loro partite e se vogliamo andare oltre, dobbiamo applicare lo stesso standard e lo stesso atteggiamento e non sottovalutare mai nessuno”, dice. L’unico dubbio della vigilia riguarda Borna Sosa, che non si è allenato alla vigilia del match proprio come Stanisic. Si prepara all’esordio Borna Barisic, tra i protagonisti della marcia in Europa League del Rangers. Non si tocca invece la coppia di centrali. Per Dalic “Gvardiol è il migliore al mondo” nel suo ruolo, mentre Lovren resta l’usato sicuro. Contro Lukaku è bastato, ora c’è la prova Giappone. Cerca il primo gol del torneo Luka Modric, pronto a centrocampo con Brozovic e Kovacic. Dalic non cambia il reparto offensivo. Tra Kramaric e Perisic tocca ancora a Livaja, che sembra averla spuntata nel triplice ballottaggio con Budimir e Petkovic. L’ex Inter cerca la consacrazione nel grande calcio a 29 anni. In Croazia, nella sua Spalato, i gol sono tanti: 11 in 17 partite. Al Mondiale ne ha segnato 1 in 3 gare. Ora lo attende un ottavo di finale tra le specialiste delle rimonte per prendersi un posto nell’Olimpo.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]