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La delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali è difficile da superare (e l’Italia ne sa qualcosa), ma alcune volte la sconfitta può essere meno amara. È il caso della Scozia, che ha salutato il sogno mondiale perdendo la semifinale dei playoff di qualificazione a Qatar 2022 contro l’Ucraina. La guerra scoppiata lo scorso febbraio ha fatto slittare di qualche mese (per decisione Uefa) gli spareggi di qualificazione, ma la nazionale del CT Oleksandr Petrakov si è fatta trovare comunque pronta ed ora affronterà il Galles nella sfida decisiva per il Qatar. La Scozia invece si lecca le ferite, ma allo stesso tempo applaude la Nazionale ucraina. “Non voglio solo che l’Ucraina si qualifichi, voglio che vada in Qatar e che vinca i mondiali. E non vorrei essere un giocatore della Scozia, perché non saprei le mie emozioni che effetto avrebbero su di me in campo” aveva detto al Times l’ex calciatore Graeme Souness a pochi giorni dalla partita.
L’ex giocatore del Liverpool e della Nazionale scozzese ha ribadito il concetto anche ai microfoni di SkySports prima del fischio d’inizio di Scozia-Ucraina: “Per l’Ucraina questa situazione trascende il calcio, è una questione di vita o di morte e noi dovremmo supportarli. La FIFA dovrebbe dire ‘questa squadra deve andare ai mondiali’, magari fare un gruppo da cinque squadre o una cosa del genere. Ma l’Ucraina deve andare in Qatar, per tenere il suo nome nella testa di tutti“. La FIFA non si è espressa circa la possibilità di ammettere direttamente l’Ucraina ai Mondiali, ma Zinchenko e compagni proveranno in ogni modo a conquistarsi la qualificazione sul campo.
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