“Non ho avuto la fortuna di lavorarci assieme, quando arrivai all’Inter era scomparso. Da avversario posso dire che è sempre stata una persona perbene e ironica”. Queste le dichiarazioni del ct della Nazionale Roberto Mancini in ricordo di Giuseppe Prisco, ritirando al Teatro Marrucino di Chieti il “Premio Speciale della Giuria”, uno dei momenti più emozionanti del premio intitolato proprio allo storico dirigente nerazzurro. “La prima cosa che ho pensato dopo la vittoria agli Europei? Di qualificarci ai Mondiali – svela amaramente il tecnico azzurro – Invece è accaduto l’imprevedibile, perché il calcio sa essere crudele. Bisogna però accettare le sconfitte e ripartire. Certo, c’è stato un grande dispiacere: avevamo fatto un percorso straordinario, non solo agli Europei, con tante partite senza perdere, e il fatto di non andare con i ragazzi ai Mondiali e di negare una gioia agli italiani è stata una cosa fastidiosa”.
Sul palco c’è anche il presidente della Figc Gabriele Gravina: “Tra noi c’è sempre stato un ottimo rapporto, anche per questo abbiamo raggiunto qualcosa di impossibile. Qualcuno ha dato anche la colpa a lui (della mancata qualificazione a Qatar2022, ndr), ma la colpa è dell’allenatore, che è responsabile quando le cose non vanno. Il presidente ci è sempre stato vicino: sono stati momenti difficili, la sua vicinanza e quella delle persone della federazione sono state importanti. Ora inizia un nuovo percorso – termina Mancini – Non abbiamo tanto materiale, ma lavoreremo con quello che abbiamo”.
Sulla lotta Scudetto: “E’ una bella lotta, meriterebbero entrambi lo scudetto per quanto fatto sino in fondo. Si arriverà testa a testa, non sarà semplice: il Milan è avvantaggiato, gli basta un pareggio”, dice ai microfoni del Tgr Abruzzo. E su Marco Verratti: “E’ un grande campione con qualità tecniche straordinarie, farà parte della Nazionale per tanti anni ancora”. Futuro in discussione per Lorenzo Insigne, che ieri ha salutato il ‘Maradona’ in vista del suo trasferimento in Canada: “Gli faccio un grande in bocca al lupo, per lui sarà un’esperienza di vita importante. E’ sempre stato a Pescara e a Napoli: se ha scelto così ha fatto la cosa giusta, l’importante è che continui a giocare bene come sta facendo”.