“Una percentuale molto significativa dei lavoratori migranti che sono morti dal 2011 erano nel paese solo perché il Qatar ha vinto il diritto di ospitare la Coppa del Mondo”. Lo ha dichiarato Nick McGeehan, direttore di FairSquare Projects, un gruppo di difesa specializzato in diritti dei lavoratori nel Golfo. Negli ultimi dieci anni, proprio in vista della rassegna iridata in programma nel 2022, il Qatar ha intrapreso un programma di lavori pubblici senza precedenti che ha previsto la costruzione di sette nuovi stadi, un nuovo aeroporto, strade, sistemi di trasporto pubblico, hotel e una nuova città, che ospiterà la finale dei Mondiali.