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Il momento storico vissuto dall’Iran, con le proteste per i diritti delle donne che vanno avanti da tre mesi in seguito alla morte di Mahsa Amini, non influenzerà la nazionale di calcio. Lo afferma il commissario tecnico Carlos Quieroz: “I giocatori non saranno condizionati, sono completamente concentrati sulla preparazione per il Mondiale. Sarebbe diverso se scoprissi che qualcuno della mia famiglia o dei miei amici è malato, ma non è la stessa cosa. Noi siamo dei professionisti, rappresentiamo una nazione intera, 90 milioni di iraniani e la nostra missione è giocare a calcio. Nessuno ci perdonerebbe se non fossimo completamente concentrati sulla Coppa del Mondo. I tifosi si aspettano un Mondiale dignitoso da parte nostra e noi vogliamo renderli orgogliosi”, secondo o Jogo.
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