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La Celeste c’è sempre: ai Mondiali di Qatar 2022 non è certo la favorita, ma tutti temono una nazionale come l’Uruguay. Uno stato grande venti volte in meno del Brasile, con la stessa popolazione di Roma e provincia, ma capace di vincere due Mondiali, il primo nell’edizione inaugurale del 1930, l’altro nel 1950 con il famigerato Maracanazo, e di sapersi comunque proporre costantemente ad alti livelli fino a oggi. Una nazionale amata per il forte spirito identitario, perché votata al calcio come riscatto. Un paese dimenticato per tutto o quasi, non di certo per il pallone che rotola.
STATISTICHE E PIAZZAMENTI DI TUTTE LE NAZIONALI
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Ai Mondiali l’Uruguay non manca quasi mai, e dire che le qualificazioni sudamericane non fanno sconti. Sempre sul pezzo nelle lunghissime gestioni di Tabarez, che però è stato esonerato lo scorso anno. Un affronto al Maestro, ma il sostituto Alonso gioca un calcio simile, tutto tenacia, garra, qualità quando serve. Una nazionale camaleontica, con un’intera generazione di giocatori (Godin, Muslera, Cavani, Suarez) tutti all’ultimo Mondiale e con tanta voglia di regalarsi un grande sorriso. Superare il gruppo H è l’imperativo categorico (col Portogallo il possibile duello per il primo posto), poi tutto è possibile.
ROSA E NUMERI DI MAGLIA
Portieri:Â Sergio Rochet 23 (Nacional, Uru), Fernando Muslera 1 (Galatasaray, Tur), Sebastian Sosa 12 (Independiente, Arg)
Difensori: José Luis Rodriguez 26 (Nacional, Uru), Guillermo Varela 13 (Flamengo, Bra), Ronald Araujo 4 (Barcellona, Spa), José MarÃa Giménez 2 (Atlético Madrid, Spa), Sebastian Coates 19 (Sporting Lisbona, Por), Diego Godin 3 (Vélez Sarsfield, Arg), Martin Caceres 22 (Los Angeles Galaxy, USA), Matias Viña 17 (Roma), Mathias Olivera 16 (Napoli)
Centrocampisti: Matias Vecino 5 (Lazio), Rodrigo Bentancur 6 (Tottenham, Ing), Federico Valverde 15 (Real Madrid, Spa), Lucas Torreira 14 (Galatasaray, Tur), Manuel Ugarte 25 (Sporting Lisbona, Por), Facundo Pellistri 8 (Manchester United, Ing), Nicolas De la Cruz 7 (River Plate, Arg), Giorgian de Arrascaeta 10 (Flamengo, Bra), Agustin Canobbio 24 (Athletico Paranaense, Bra), Facundo Torres 20 (Orlando City, Usa)
Attaccanti: Darwin Núñez 11 (Liverpool, Ing), Luis Suarez 9 (Nacional, Uru), Edinson Cavani 21 (Valencia, Spa), Maximiliano Gomez 18 (Trabzonspor, Tur)
STATISTICHE
Giù il cappello dinnanzi alla nazionale di calcio più titolata al mondo, con 19 trofei in bacheca tra cui due Mondiali (ai quali si sommano 15 Copa America e due Olimpiadi). Prima nazionale ad aver organizzato e vinto il Mondiale nel lontano 1930, conta quattordici partecipazioni alla coppa del mondo, contando anche il Qatar. Tredicesimo posto nel ranking Fifa per la Celeste, il cui giocatore più presente è Diego Godin con 159 apparizioni (migliorabile a Doha) e il miglior marcatore di sempre è il pistolero Luis Suarez con 68 gol (anche questo dato può essere incrementato in questa edizione).
PIAZZAMENTI MONDIALI
L’Uruguay vanta quattordici partecipazioni, ma nelle prime due sono arrivati i due successi: 1930 e 1950, nel mezzo due edizioni non disputate per motivi anche logistici. Da qui in avanti, l’oscillare di mancate partecipazioni, due semifinali raggiunte, e il risultato più recente che sono i quarti di finale in Russia. Tanta consistenza dunque per la Celeste, paese piccolo ma completamente votato al mondo del pallone. Di seguito le partecipazioni e i piazzamenti:
Uruguay 1930 Campione
Italia 1934 Non partecipante
Francia 1938 Non partecipante
Brasile 1950 Campione
Svizzera 1954 Quarto posto
Svezia 1958 Non qualificata
Cile 1962 Primo turno
Inghilterra 1966 Quarti di finale
Messico 1970 Quarto posto
Germania Ovest 1974 Primo turno
Argentina 1978 Non qualificata
Spagna 1982 Non qualificata
Messico 1986 Ottavi di finale
Italia 1990 Ottavi di finale
USA 1994 Non qualificata
Francia 1998 Non qualificata
Corea e Giappone 2002 Primo turno
Germania 2006 Non qualificata
Sud Africa 2010 Quarto posto
Brasile 2014 Ottavi di finale
Russia 2018 Quarti di finale
Qatar 2022
FORMAZIONE TIPO
Alcuni giocatori sembrano ormai in attività solo per giocare i Mondiali: rivediamo Godin, De Arrascaeta, persino Cavani che ce la fa e dovrebbe essere il titolare. C’è spazio per Luis Suarez, che non si ammaina mai, la stella in attacco è Darwin Nunez al primo Mondiale. Olivera sulla corsia mancina per tenere alto l’onore della Serie A nel 4-4-2 di impostazione Tabarez che verrà schierato dal ct Alonso, quasi più giovane di molti dei convocati, una generazione intera giunta all’ultima edizione in carriera e per questo desiderosa di tornare ai fasti della prima metà del 900. Di seguito ecco la formazione tipo:
URUGUAY (4-4-2): Muslera; Araujo, Godin, Gimenez, Olivera; Valverde, Bentancur, Torreira, De Arrascaeta; Cavani, Nunez.
Commissario tecnico: Alonso.
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