Mondiali Qatar 2022

Mondiali Qatar 2022, attivisti attaccano Fifa: “Vogliamo sostegno per i diritti Lgbtq”

Pallone Mondiali Qatar 2022
Pallone Mondiali Qatar 2022 - Foto LiveMedia/Joaquin Corchero/DPPI

Dopo le scioccanti dichiarazioni dell’ex ambasciatore dei Mondiali di Qatar 2022, Khalid Salman, che ha definito l’omosessualità una “malattia mentale”, gli attivisti di tutto il mondo si sono schierati contro la rassegna iridata. I gruppi per i diritti umani, infatti, hanno manifestato oggi davanti al Museo della Fifa, a Zurigo, per esortare l’organo di governo del calcio mondiale a difendere i diritti della comunità Lgbtq. ‘All Out’, ‘Pink Cross’, ‘Swiss Lesbian Organization’ e ‘Transgender Network Switzerland’ hanno manifestato simulando un meeting, e poi una partita, con rappresentanti della Fifa, del Qatar e della comunità Lgbtq.

Justin Lessner, manager della campagna di ‘All Out’, ha parlato dell’obiettivo della manifestazione: “Vogliamo incoraggiare le squadre nazionali, i calciatori e gli sponsor a mostrare il loro sostegno ai diritti Lgbtq in Qatar, dove dal 20 novembre si svolgeranno i Mondiali. Mettendo in scena questa partita di calcio siamo in grado di segnare un gol per l’amore e l’uguaglianza”. I partecipanti si sono baciati per amore e uguaglianza ed hanno esposto dei cartelli con la scritta “Baciare per il Qatar”, “Fifa: diamo un calcio all’odio”, “Diritti non avidità” e “Queers contro la corruzione”.

Il presidente di ‘Pink Cross’, Gae Colussi, ha invocato a gran voce una presa di posizione da parte della Fifa: “La Fifa dovrebbe intervenire con il Qatar, per usare il suo potere per fare pressione sul regime. C’è un numero astronomico di rapporti da parte delle principali ONG internazionali, come Amnesty o Human Rights Watch, che hanno ripetutamente denunciato violazioni dei diritti umani da quando la Coppa del Mondo è stata assegnata al Qatar e la Fifa è stata estremamente silenziosa sulla questione”.

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