Nuove critiche delle organizzazioni per i diritti umani sul Mondiale di calcio in Qatar. Stavolta non riguardano la nazione ospitante, ma l’Iran, alla luce delle repressioni delle proteste legate alla morte della 22enne Mahsa Amini. Il gruppo per i diritti degli Open Stadiums ha invitato l’organo di governo del calcio Fifa a bandire la squadra iraniana dai prossimi Mondiali. Nella lettera indirizzata ad Infantino sono citati gli statuti della Fifa sui diritti umani e la non discriminazione. Open Stadiums vuole il libero accesso delle donne alle partite di calcio in Iran, cosa che deve ancora accadere nonostante le pressioni dell’organo mondiale. “Perché la Fifa dovrebbe dare allo stato iraniano e ai suoi rappresentanti un palcoscenico globale, mentre non solo si rifiuta di rispettare i diritti umani e le dignità fondamentali, ma attualmente tortura e uccide la sua stessa gente?“, recita la lettera di Open Stadiums. “Dove sono i principi dello statuto della Fifa a riguardo? Pertanto, chiediamo alla Fifa di espellere immediatamente l’Iran dai Mondiali 2022 in Qatar”. Diversi giocatori della nazionale maschile dell’Iran, a partire dalla stella Azmoun, in queste ore hanno sostenuto le proteste sui social media. L’Iran è stato inserito nel Gruppo B ai Mondiali insieme a Inghilterra, Galles e Stati Uniti. Open Stadiums è un’organizzazione che si batte per il libero accesso delle donne alle partite di calcio dove questo ancora non è permesso.
Mondiali 2022, Open Stadiums chiede l’esclusione dell’Iran dal torneo
Tifosi Iran - Foto Rubin/Fipav