Con ogni probabilità una delle due sarà fuori. Croazia o Belgio, rischia di non esserci posto per una delle due big. La Croazia vicecampione del mondo o il Belgio della generazione d’oro, giunta forse all’ultima spiaggia. A Dalic basta non perdere, a Martinez serve una vittoria per scacciare via l’ossessione del calcolo e del risultato sull’altro campo tra Marocco e Canada. La novità rispetto alle prime due gare per il Belgio sarà il ritorno in campo di Romelu Lukaku in attacco con Eden Hazard e Kevin De Bruyne, fin qui la più grande delusione del torneo. Per il fenomeno del City non ci sono altre chance. Tocca a lui trascinare nella sfida più difficile, nella notte con la più grande pressione dopo la polemica a distanza con Vertonghen sull’età media della squadra. Tra i due litiganti ecco Romelu Lukaku, in panchina nelle prime due uscite, chiamato ora a vestire i panni del leader. L’ultimo precedente tra le due nazionali risale al giugno 2021 e lo decise proprio il bomber dell’Inter. “Se gioca fa tutta la differenza del mondo”, ha detto Martinez alla vigilia. A centrocampo, senza lo squalificato Onana, tocca a Tielemans e Witsel, chiamati alla prova più dura contro il reparto di fenomeni della Croazia.
Dalic non cambia i big: Brozovic detta il gioco, Modric e Kovacic con licenza di inventare. Sul fronte offensivo poi il Ct sembra aver trovato la quadratura giusta in attacco: Kramaric punta centrale non convince, da esterno ha segnato due gol. Spazio poi a Livaja, favorito su Petkovic e Budimir, e a Perisic, forse unico intoccabile del reparto. A centrocampo Promossi nelle scorse partite i terzini Juranovic e Sosa ed entrambi inseguono la conferma. Dalic assicura: “Non giocheremo per il pareggio”. Ma un finale thriller è tutto quel che il Ct croato non vuole. Anche perché in vista dell’ottavo di finale contro una delle squadre del gruppo E, c’è da tenere conto della situazione diffidati. Uno su tutti: Luka Modric.