“La nazionale di oggi ha più qualità di quella del 2014”. Van Gaal due settimane fa ha presentato così la spedizione dell’Olanda per il Mondiale in Qatar. Oggi, però, partita dopo partita sembra sempre più difficile credere che il Ct pensi davvero che gli Oranje attuali batterebbero Robben, Van Persie e Snejder. Ci sono due stelle in più (Van Dijk e de Jong) tra difesa e centrocampo, ma il guizzo offensivo che aveva quella squadra oggi è un lontano ricordo. In questi mesi Van Gaal ha puntato tutto sul gruppo, provando a consolidarlo, ricorrendo anche alle purghe di ex fedelissimi, come Tim Krul, specialista dei rigori, escluso per un rifiuto di un allenamento extra proprio dagli undici metri. Non si sgarra con Louis che vuole coltivare il sogno Mondiale con la rosa meno competitiva in attacco della sua carriera in nazionale, prima di lasciare l’eredità a Koeman. L’ultimo scoglio per la qualificazione agli ottavi è il Qatar, ferito nell’orgoglio per le due sconfitte su due. Mai era successo ad una selezione di casa. E il Qatar ora cerca quantomeno di rendere meno amara l’eliminazione con un risultato prestigioso contro gli Oranje.
La stampa locale ha iniziato ad attaccare il tecnico Felix Sanchez Bas, puntando il dito soprattutto sulla decisione di condurre la preparazione in Europa a porte chiuse. L’ultima occasione per salvare una panchina in bilico sarà contro l’Olanda senza idee e alle prese col problema Memphis Depay. L’attaccante del Barcellona, utilizzato col contagocce in Liga, non riesce a trovare la migliore condizione. La responsabilità della produzione offensiva sarà sulle spalle di Cody Gakpo, in gol all’esordio, autore del bis al secondo appuntamento, abituato a prendersi la scena nel momento del bisogno. Contro Ecuador e Senegal ha sbloccato le distanze in due match tutt’altro che facili. Lui alle pagine di storia e ai grandi palcoscenici è abituato. Ha debuttato in Oranje ad Euro 2020 e l’ultimo olandese ad esrdire in Nazionale direttamente all’Europeo è stato Martien Vreijsen nel 1980 contro la Grecia. L’ex Feyenoord si fermò a quell’unica apparizione in carriera, Gakpo invece è il leader tecnico del futuro ma soprattutto del presente. Serve una vittoria o un pareggio per gli ottavi. O persino un ko in caso di vittoria dell’Ecuador. Aspettando Depay, tocca a Gakpo contro l’orgoglio dei padroni di casa.