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Lewandowski e CR7 dentro, Ibra fuori. In Qatar vanno le due più forti

Cristiano Ronaldo, Portogallo - Foto Кирилл Венедиктов - CC-BY-SA-4.0

Il Mondiale di Qatar 2022 avrà due dei dieci migliori marcatori di sempre nella storia delle nazionali: Lewandowski e Cristiano Ronaldo volano alla prossima rassegna iridata con Polonia e Portogallo con un doppio 2-0 rifilato a Svezia e Macedonia. Fernando Santos non risparmia sorprese di formazione. C’è spazio per Otavio al posto di Joao Felix. La qualità però non manca con Bernardo Silva e Bruno Fernandes ai lati di Joao Mourinho. Chiara l’indicazione: dominare il gioco, senza commettere errori come gli azzurri nella trequarti. Gli occhi però sono tutti per Cristiano Ronaldo, autore di 115 gol in 185 presenze, che lo piazzano al primo posto dei marcatori di tutti i tempi con una nazionale. “Se è il mio ultimo mondiale? Lo decido io”. Non lo decide di certo la Macedonia che a parte qualche sortita non si affaccia con pericolosità dalle parti di Diogo Costa (preferito a Rui Patricio). La squadra di Milevski conferma lo stesso approccio del Barbera: linea difensiva bassa, reparti stretti e marcatura ad uomo. Ma stavolta non basta. Al 14’ CR7 sfiora l’1-0 con una conclusione a lato di poco. La rete è rimandata al 32’ e tutto nasce da un passaggio orizzontale sbagliato dalla Macedonia, un po’ come quello sprecato da Berardi. Stavolta però la ripartenza è lucidissima: Bruno Fernandes ruba palla, Cristiano Ronaldo restituisce la sfera al compagno di club e nazionale e la stella del Manchester United firma l’1-0. La rete del 2-0 arriva nella ripresa e la firma è sempre la stessa: ottavo gol in carriera in nazionale, doppietta pesantissima e pass per il Qatar conquistato. L’invito al 65’ per il gol è di Jota, Cristiano Ronaldo lascia il palcoscenico ad altri ma il Mondiale può essere il coronamento di una carriera leggendaria. Il miglior piazzamento del Portogallo resta il terzo posto del 1966, CR7 vuole scrivere ancora una pagina di storia.

In Polonia-Svezia parte dalla panchina Zlatan Ibrahimovic, un altro che di gol in nazionale ne ha 62 in 120 partite. Spazio all’astro nascente Alexander Isak che deve riscattare una stagione fin qui sotto le aspettative. La Polonia si affida ovviamente a Lewandowski che nel primo tempo su rigore trasforma il penalty causato da Karlstrom su Krychowiak. Al 73’ c’è il raddoppio di Zielinski che chiude il discorso qualificazione. E per Ibrahimovic c’è un malinconico ingresso all’80’ che farà discutere. Ma la sostanza non cambia, a Doha per il sorteggio ci saranno Lewandowski e CR7. Per la Svezia un’eliminazione agli spareggi, insieme all’Italia. Vittima e carnefice del 2017 entrambe fuori.

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