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Jorginho perdona ancora la Svizzera dal dischetto, Mondiali in bilico: serviranno i gol

Jorginho, Italia-Grecia
Jorginho con la maglia della nazionale italiana - Foto Antonio Fraioli

E’ sempre poco carino ridurre una storia lunga più di un anno a degli episodi, ma mai come questa volta il dato è lampante e incontrovertibile: se l’Italia andrà ai Mondiali sarà grazie alla forza del gruppo, che per la verità non ha brillato nel post trionfo all’Europeo, ma che con caparbietà è riuscito a tenersi al comando della classifica. Se non andremo ai Mondiali, però, tutto sarà riconducibile ai due pesantissimi errori dal dischetto di Jorginho, candidato al Pallone d’Oro con merito, di sicuro non a quello della gestione della pressione. Tra andata e ritorno, pesano tantissimo i due penalty sbagliati da quello che era ed è uno specialista: se a Wembley il suo errore è stato ininfluente, i due errori contro gli elvetici ci costringeranno a difendere in trincea i due gol di margine nella differenza reti nei confronti dei nostri rivali: purtroppo, però, è ben più facile calare la goleada in casa contro la Bulgaria che in trasferta in casa dell’Irlanda del Nord.

ITALIA E SVIZZERA A PARI PUNTI, LE COMBINAZIONI ALL’ULTIMA GIORNATA

In classifica azzurri ed elvetici restano in testa a quota 15 punti e tutto si deciderà lunedì sera, quando l’Italia farà visita all’Irlanda del Nord mentre la Svizzera ospiterà la Bulgaria. Gli azzurri partiranno con il minimo vantaggio della differenza reti, +11 contro il +9 degli elvetici, ma dovranno vincere e segnare il maggior numero di reti possibile per evitare di finire agli spareggi. Nonostante l’entusiasmo dei 52mila tifosi sugli spalti, l’avvio per l’Italia è da incubo. L’insolita imprecisione degli azzurri regala alla Svizzera subito un’occasione, ma il tiro di Shaqiri è alto. All’11’, però, gl ospiti passano in vantaggio: Okafor, lanciato in contropiede sulla sinistra, trova Widmer al limite dell’area e Donnarumma non può nulla potente destro dell’ex terzino dell’Udinese. L’Italia balla, la Svizzera crea tre occasioni per raddoppiare nei successivi dieci minuti, ma Shaqiri e Okafor non sono precisi. Superato il 20′, gli azzurri provano a reagire sfruttando soprattutto la fascia sinistra con un vivace Emerson: la prima, enorme occasione capita sui piedi di Barella, che colpisce Sommer a un metro dalla linea di porta. Al 24′ ci prova Chiesa, ma il destro dal limite è bloccato dal portiere elvetico. Al 32′ è ancora la Svizzera a spaventare Donnarumma, bravo a bloccare il colpo di testa di Schar. Quattro minuti dopo arriva il pareggio dell’Italia, con Di Lorenzo anticipa Sommer di testa e segna. Nella ripresa l’Italia non riesce a rendersi pericolosa e allora Mancini manda in campo Tonali, Berardi e poi anche Cristante. La Svizzera si schiaccia, gli azzurri prendono in mano il gioco ma la prima, vera opportunità arriva solo al 76′ con un tiro di Insigne, deviato da Akanji e respinto con le gambe da Sommer. Al minuto 84′ è Chiesa ad avere una grande occasione dal limite, ma il suo destro finisce alto. E poi il finale thriller: richiamato al Var, l’inglese Taylor concede il rigore per la leggera spinta di Garcia su Berardi, ma Jorginho calcia in curva. E ora l’Italia trema.

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