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Italia, ecco la Macedonia “degli italiani”: tutta attacco e poca difesa, ma guai a sottovalutarla

Ciro Immobile - Foto Nazionale Calcio CC BY 2.0

Il Portogallo fa paura, ma dovrà prima battere la Turchia. Così come noi dovremo prima avere la meglio della piccola Macedonia del Nord. L’Italia conosce la sua avversaria nella semifinale dei playoff per i Mondiali in Qatar 2022, si tratta della selezione balcanica che sicuramente era tra le opzioni migliori, ma che non va sottovalutata. Anche per evitare di dover percorrere il sentiero delle ironie, almeno per chi guarda con distacco alla situazione della nostra Nazionale, mentre i sessanta milioni di tifosi se qualcosa dovesse andar storto dovrebbero fare i conti con dodici anni senza giocare un Mondiale. Italia contro la Macedonia del Nord, ma bisogna vincere per non dover dire di essere alla frutta. Frasi fatte, certo, ma che onta sarebbe andare fuori. E dopo la Macedonia il dessert non sarà affatto dolce, visto che troviamo una tra Portogallo e Turchia, vale a dire la peggior testa di serie possibile o comunque una delle peggiori outsider. Insomma, i giochi di parole non mancheranno, ma è tempo di conoscere più da vicino i nostri rivali, che tra le sue fila annoverano tanti giocatori passati dal nostro campionato o attualmente in Serie A. Una Nazionale in ascesa, che fa di un gioco aggressivo la sua arma migliore, e che così riduce il gap tecnico nei confronti di rivali più quotate, riuscendo quasi sempre a tenere sul filo dell’equilibrio le partite.

Veniamo ai precedenti innanzitutto: due gli incroci, relativamente recenti, nelle qualificazioni agli scorsi Mondiali. 1-1 in Italia, e ci costò in parte il secondo posto a vantaggio della Spagna, 2-3 per noi a Skopjie. Insomma, loro sanno come segnarci e noi eravamo sicuramente un’altra squadra, ma sono numeri da tenere in considerazione almeno un po’.

Sulla carta era la squadra meno insidiosa, ma non sarà certo una passeggiata. E lo hanno dimostrato già ampiamente chiudendo al secondo posto un girone di qualificazione non facilissimo in cui c’era la Germania, peraltro battuta incredibilmente dai macedoni in terra tedesca. Islanda surclassata appena pochi giorni fa con una doppietta di un super Elijf Elmas, il centrocampista del Napoli che con gli azzurri gioca poco ma che nel suo paese è quasi una star. E qui arriva una prima buona notizia per gli azzurri, visto che per squalifica non ci sarà. E non c’entra il discorso dei diffidati, lui è stato squalificato per un turno e sicuramente su questo tema almeno non si tornerà indietro.

La selezione di Blagoha Milevski, tecnico emergente, ha come punto forte la fase offensiva, riuscendo a segnare anche delle goleade (proprio quelle che ci sono mancate nel girone di qualificazione con la Svizzera) e non lesinando mai sul piano del gioco. Goran Pandev era la stella principale, ma dopo aver deciso di continuare col Genoa per un altro anno ha invece dato l’addio alla sua Nazionale. Un pericolo in meno anche sul fronte offensivo, ma occhio al centravanti dell’Udinese, Nestorovski, ai ferri corti col ct e spesso infortunato ma che potrebbe essere rispolverato, all’ex Palermo Trajkovski e a tanti altri giocatori che sicuramente non sono particolarmente conosciuti, ma che sono dotati di discreta tecnica e di tanto temperamento, come per esempio Ristovski e il trequartista del Levante, il folletto Bardhi.

Sono certamente dietro, invece, i problemi di questa selezione che spesso e volentieri subisce gol in modo rocambolesco e per gravi amnesie. Il problema è che l’Italia non sembra al momento in grado – zero gol all’Irlanda del Nord e in generale tanta fatica a segnare – di pungere con autorità come succedeva agli Europei vinti. A proposito, Euro 2020 è stata la prima grande manifestazione alla quale la Macedonia del Nord (fino al 2019 solo Macedonia) ha partecipato. Non è andata benissimo, con tre sconfitte su tre, ma potrebbe essere stato un primo mattoncino verso la conquista anche di un Mondiale. Gli auguriamo il meglio, ma per il 2022 dovranno saltare il turno.

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