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E’ la notte della verità, è una notte incerta, fatta di speranze, preoccupazioni, presentimenti ed emozioni contrastanti. E’ la sera in cui l’Italia, stavolta in maniera definitiva, si gioca tutto in 90′: vincere e sperare che la Svizzera non segni troppi gol in più di noi nella sua certa vittoria contro la Bulgaria, così sarebbe festa Mondiale e torneremo a giocarne ufficialmente uno dopo il disastro di quattro anni fa. E lo faremmo da campioni d’Europa in carica, anche se certamente non da favoriti.
Ma senza fare troppi voli pindarici, questo lunedì sera porta con sé tanta apprensione per quello che potrà accadere. Vuoi per l’Irlanda del Nord che venderà cara la pelle e che non ha ancora subito un gol in casa in questo girone, vuoi perché i cugini elvetici hanno una partita facile e possono calare la goleada. E poi, quei due rigori cestinati da Jorginho che sembrano quasi capitoli di un libro già scritto e dal finale amaro C’è però una certezza: a novanta minuti dalla fine, siamo noi davanti e dunque abbiamo il diritto e il dovere di crederci.
Se le cose dovessero andar male, ci sarebbe l’appello offerto dai playoff, che però quest’anno sono ancora più duri di quando fummo fatti fuori dalla Svezia. Un incubo che non vorremmo più rivivere, ma ecco che gli scandinavi sono già una delle squadre che certamente disputeranno gli spareggi. E li disputerà, a sorpresa, anche il Portogallo di CR7, superato al 90′ dalla Serbia. E, confidiamo, li giocherà anche la Svizzera, condannata dall’Italia: servirà segnare tanti gol a Belfast, concentrandosi nella fredda Nord Irlanda ma con uno sguardo anche a quello che potrà accadere a Lucerna. Del resto, siamo più forti, siamo i campioni d’Europa. Siamo l’Italia, e non possiamo mettere a rischio la nostra presenza ai Mondiali.
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