Il Brasile pensa già agli ottavi, inutile nasconderlo. Dopo le due vittorie su due, la qualificazione matematica e il primo posto in tasca, Tite decide di varare il maxi turnover e li cambia tutti per sfidare un Camerun invece in piena lotta per non salutare il Qatar. Del resto, gli infortuni di Neymar e Danilo sono un monito importante per i verdeoro, che non possono permettersi di perdere altre pedine per strada. In attesa di ritrovare il suo fuoriclasse, che il ct potrebbe ritrovare agli ottavi con tanto di tridente varato insieme a Rodrygo e Vinicius, in campo le seconde linee. Dal veterano Dani Alves a Fred in mezzo al campo, passando per la staffetta tra Gabriel Jesus e Richarlison in avanti: giocano le riserve, che però in almeno altre venticinque nazionali del Mondiale sarebbero titolari. E non si parli di mancanza di rispetto nei confronti di Serbia e Svizzera, perché è solo colpa del calendario.
Di conseguenza, il Camerun può imitare quanto fatto dalla Tunisia con la Francia. I nordafricani non avevano il destino nelle proprie mani e la vittoria non è bastata per una storica qualificazione, ma dal turnover massiccio dei francesi hanno tratto grande coraggio e salutato la competizione con una vittoria. Discorso identico per i Leoni Indomabili, che si trovano anche loro a un punto e possono sperare, con un punteggio favorevole dall’altro campo, di volare agli ottavi battendo la Selecao, magari con un margine importante. Difficile, quasi impossibile, ma i ragazzi di Rigobert Song hanno dimostrato di avere grande predisposizione offensiva, a scapito invece di qualche difficoltà di troppo in difesa palesate contro la Serbia nel pirotecnico 3-3 che tiene in vita e allo stesso tempo allontana i camerunensi dall’eliminazione diretta dei Mondiali.