Gioca nel Fagiano Okoyama, squadra della seconda divisione giapponese. E oggi Mitchell Duke decide i tre punti dell’Australia al Mondiale contro la Tunisia. Una vittoria che apre uno scenario incoraggiante in vista dell’ultimo turno, dove potrebbe bastare un pareggio contro la Danimarca in caso di sconfitta di Eriksen e compagni contro la Francia. L’Australia conferma gli spunti incoraggianti del primo match nonostante la sconfitta contro Mbappè e compagni. Male la Tunisia, a cui manca fantasia per sbloccare il risultato. Sono zero gol segnati in due gare per gli uomini di Kadri. E se la solidità difensiva aveva permesso di fare punti contro la Danimarca, oggi anche una difesa orfana di Atkinson non è stata all’altezza dell’esame Duke. L’attaccante si è preso la convocazione vincendo il ballottaggio con Bruno Fornaroli (sì l’uruguaiano ex Brescia, naturalizzato di recente) e ha ripagato la fiducia del Ct Arnold col gol più importante della sua carriera e l’esultanza condivisa col figlio in tribuna.
Subito in avvio gli Aussie sembrano voler alzare il baricentro e fare la partita. Alla Tunisia manca qualità ee la grinta di Laidouni a centrocampo non basta. Al 23′ c’è il vantaggio dei Socceroos: bel cross dalla sinistra di Goodwin, Duke trova il tempo di testa e infila Dahmen. Al 42′ serve invece un recupero di Souttar per evitare il pareggio tunisino. L’Australia difende il vantaggio. La prova contro la Francia è stata un allenamento di livello. Stavolta Giroud, Mbappè e Griezmann non ci sono e controllare Msakni e Jebali è di gran lunga più facile. Nella ripresa c’è spazio per il veronese Hrustic che prende il posto tra le linee, con licenza di portare la prima pressione. Per un ‘italiano’ che entra, c’è il bresciano Karacic in uscita. Al 71′ l’Australia manca per un soffio l’appuntamento col 2-0: Duke crossa al centro, Leckie ha la palla del raddoppio ma in spaccata non arriva sulla sfera.
L’episodio sveglia la Tunisia. Ci prova Msakni che da posizione defilata impegna Ryan. La Tunisia aggiunge forze fresche facendo entrare Kechrida e Khenissi per Bronn e Jebali. Non basta. La scena se la prende Souttar, difensore dello Stoke City e muro su cui l’attacco tunisino è sbattuto ripetutamente. L’assedio è inutile. Alla Tunisia ora serve qualcosa in più di un’impresa contro la Francia. L’ultima nazionale a chiudere una fase a gironi mondiali senza gol è stata l’Algeria in Sudafrica.