La partita più attesa dal 2010 per il Ghana termina come dodici anni fa: con la beffa di un calcio di rigore sbagliato. Ma a differenza di quel che accadde in Sudafrica, stavolta a piangere è anche l’Uruguay di Suarez che si conferma incubo delle Black Stars ma viene eliminato per il computo dei gol segnati dalla Corea del Sud. La Celeste vince 2-0, ma saluta il Qatar col rimpianto di chi ha sprecato sotto porta in due gare. La nazionale di Alonso sfrutta il crollo emotivo dell’errore dal dischetto sullo 0-0 di Ayew, ma viene colta dalla frenesia non appena dal tabellone si mormora del vantaggio della Corea contro il Portogallo. Pur avendo Son Heung Min sottotono in questa fase a gironi, Paulo Bento è riuscito a qualificarsi nella notte più emozionante, contro il ‘suo’ Portogallo, contro l’amico Cristiano Ronaldo, che sbaglia sotto porta e non indossa i panni del guastafeste. E alla fine se ad Al Rayyan è festa comune tra le due nazionali qualificate, ad Al Wakrah il clima è da funerale e la rivalità è quasi soppiantata dopo giorni di frecciatine reciproche.
La nazionale di Addo deve subire lo stesso destino del 2010. Stavolta niente supplementari e niente traversa. Tra i pali non c’è Muslera, ma Rochet che ha 10 presenze con la Celeste e solo 4 gol subiti. Anche oggi si conferma uomo da clean sheet con la parata decisiva sullo 0-0 su Andre Ayew dopo un fallo dello stesso portiere su Kudus. L’incubo di Asamoah si riaffaccia, il Ghana subisce il contraccolpo e l’Uruguay – fino a quel momento a secco di gol – la sblocca. Al 26′ Suarez sfrutta una sbavatura in area, si coordina e calcia, Zigi para ma non respinge a da due passi si avventa De Arrascaeta, escluso di lusso dei primi due match e man of the match della partita più importante. Anche la rete del raddoppio è la sua. Ancora Suarez, stavolta in veste volontaria di uomo assist. Il destinatario è sempre il fantasista del Flamengo che non sbaglia davanti al portiere ghanese. L’Uruguay inizia una doppia partita. Riesce a gestire il risultato in campo, ma la testa sta sul tabellone.
E non appena la Corea trova il gol del 2-1 contro il Portogallo grazie al sigillo di Hwang Hee-Chan, ecco che l’Uruguay fatica a trovare misure e lascia che l’ansia si impadronisca del suo gioco. Il finale è un assedio per il 3-0. Ma con Ronaldo, che resta a secco in una serata opaca, va una Corea solida, in un girone rocambolesco che l’ha vista perdere con il Ghana e fare punti con Portogallo e Uruguay. Come accaduto con i gironi E ed F, anche il gruppo H dei Mondiali di Qatar non è riuscito ad esprimere i reali valori tecnici. Una delle big saluta il Qatar ai gironi. E anche per Alonso – come per Flick e Martinez – si apre il processo sportivo riservato ai Ct dei flop mondiali.