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Con la Costa Rica per cancellare definitivamente dagli annali – ammesso si possa – la clamorosa debacle di quattro anni e mezzo fa con la Corea del Sud. La Germania anche in Russia partì con una sconfitta inaspettata, poi raddrizzò il tiro e si presentò all’ultima giornata con la possibilità di andare agli ottavi, che all’epoca dovevano essere meno del minimo per i campioni in carica. Invece, gli asiatici si imposero e tornarono a casa a braccetto coi tedeschi, che stavolta hanno a che fare con la Costa Rica nella strada, comunque lastricata di insidie, verso l’eliminazione diretta.
Un solo punto in due partite, una nazionale comunque forte con ottime individualità , ma che ha dei blackout improvvisi che la portano a essere da dominante a coniglietto smarrito. E Flick, ottimo tecnico, passa per un ct di poco polso. Dimenticate le polemiche contro la Fifa e contro lo stesso Qatar, ora è tempo di pensare definitivamente al calcio giocato, e i centramericani seppur strapazzati dalla Spagna, si trovano pur sempre sopra in classifica. Non possono giocare però per il pareggio, perché la differenza reti pessima glielo impone. Dunque, tutte e due dovranno vincere o saranno eliminate, ed ecco che ne verrà fuori una partita avvincente.
Ci sarà realmente partita? Tanto, troppo il dislivello, ma solo in teoria. In pratica, ai Mondiali può succedere di tutto. Persino che un bomber di provincia, che sei mesi fa era in seconda divisione, venga pescato dal mazzo per disperazione e segni il bel gol del pareggio con la Spagna. Il gol di Fullkrug che tiene in vita i tedeschi, segnato da chi vuole provare a diventare un Pablito Rossi o uno Schillaci, senza mancare di rispetto alle nostre leggende. Esplodere ai Mondiali e dare avvio, anche a 29 anni suonati, a una carriera diversa da quella che il destino gli aveva riservato. La Germania si affida proprio a lui per centrare gli ottavi, perché un altro fallimento sarebbe davvero indigesto.
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