Finisce con le lacrime dei calciatori ucraini il percorso di qualificazione mondiale della Nazionale di Petrakov che deve arrendersi al Galles. A Cardiff finisce 1-0 e un autogol di Yarmolenko condanna l’Ucraina e fa esultare Page che riporta il Galles al Mondiale a 64 anni di distanza dall’unica e ultima partecipazione iridata. Non basta una preparazione rocambolesca agli ucraini che negli ultimi mesi si sono allenati tra Slovenia, Germania e Italia con amichevoli improvvisate contro squadre di club.
La svolta si registra al 34′. Gareth Bale su punizione sceglie di non calciare verso la porta ma di scodellare un tiro teso in area alla ricerca di deviazioni. E la trova: Yarmolenko cerca di allontanare ma di testa devia nella sua porta. L’Ucraina prova a fare il suo gioco, reclama un rigore (fallo netto di Allen su Yarmolenko, il var non interviene) e sfiora il pari nella ripresa con un tap in errato di Yaremchuk dopo la parata di Hennessey su Tsygankov. Non è un episodio isolato in un secondo tempo ricco di chance. Anzi, la chance più nitida ce l’ha il Galles e Ramsey che spreca un rigore in movimento servito da un ottimo Moore. L’Ucraina si sbilancia, il Galles sfrutta gli spazi e nel finale la scena se la prendono i portieri. Il Galles sfiora due gol nel giro di un minuto: prima con Johnson che colpisce il palo dopo un cross dalla destra, poi con Bale che a botta sicura si arrende solo alla super parata di Buschchan nell’occasione immediatamente successiva. Petrakov si gioca la carta Dobvyk – corazziere accostato anche al Torino. L’attaccante si mette subito in evidenza con un colpo di testa in solitaria che costringe Hennessey agli straordinari. Si tratta dell’ultima grande occasione della serata. In Qatar va il Galles, per la prima volta dal 1958. L’ultima partecipazione dell’Ucraina resta quella del 2006.