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Felix Sanchez Bas, l’Aspire come la Masia. Il suo Qatar apre contro Hincapié e compagni

Felix Sanchez Bas - Foto Farsnews CC BY 4.0
Felix Sanchez Bas - Foto Farsnews CC BY 4.0

C’è l’inconfondibile Dna del Barcellona dietro le quinte del Qatar Mondiale. Felix Sanchez Bas è il tecnico della nazionale di Doha, in procinto di scendere in campo nel match inaugurale contro l’Ecuador. Dal 1996 al 2006 ha lavorato nelle giovanili del Barca e nella Masia ha allenato Gerard Deulofeu, Martin Montoya, Sergi Roberto. Poi il cambio di vita in Qatar, dove è entrato nell’Aspire Academy, agenzia indipendente di fondazione governativa, ma più semplicemente un’accademia sportiva. Non solo calcio. Mutaz Essa Barshim, campione olimpico del salto in alto a Tokyo a pari merito con Tamberi, si è formato all’Aspire. Nell’accademia è nata poi la generazione di calciatori che ha trionfato in Coppa d’Asia nel 2019 ma anche la classe di allenatori. Felix Sanchez Bas è tra questi. Con un possesso palla medio del 70%, il Qatar ha dominato la Coppa d’Asia, riuscendo ad eliminare Libano, Corea del Nord, Arabia Saudita, Iraq, Corea del Sud ed Emirati Arabi, segnando 16 gol senza subirne. Poi la finale, vinta 3-1 contro il Giappone. Ora il suo Qatar si appresta a diventare l’80esima Nazionale diversa a partecipare alla fase finale di un Mondiale. C’è voglia di fare bella figura, anche perché la nazionale ospitante non ha mai perso la prima partita ai Mondiali.

A rovinare i piani ci proverà l’Ecuador, un perfetto mix di esperienza e giovani talenti. Il più esperto è il portiere Alexander Dominguez, 35 anni, sei partite consecutive con una porta inviolata. La difesa è il vero fiore all’occhiello della nazionale di Alfaro. Hincapié è la stella, Arboleda il tassello d’esperienza. Se il primo si è subito messo in luce nel salto in Europa col Bayer Leverkusen, il centrale del San Paolo domina ormai da anni in Brasile senza aver ancora avuto la chance in uno dei top campionati del vecchio continente. Poco importa all’Ecuador. Entrambi formano una coppia di valore. A centrocampo occhi puntati su Moises Caicedo, mentre in attacco le chance saranno ancora affidate all’esperienza del veterano Enner Valencia. Per il miglior marcatore della storia dell’Ecuador parlano i numeri: 13 gol in 12 partite in Turchia col Fenerbahce, più due sigilli in Europa League. Nelle ultime sei gare però l’Ecuador ha trovato solo due gol. Tocca al leader tecnico risolvere problemi per firmare una pagina di storia contro il Qatar dalle tinte blaugrana.

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