Germania come l’Argentina, Germania come nel 2018, anche se c’è tempo per sistemare le cose. E’ disastroso l’approccio dei tedeschi al Mondiale in Qatar, e come in Russia la coppa del mondo della Mannschaft si apre con una bruttissima sconfitta all’esordio. In vantaggio con Gundogan, in controllo e più volte vicini al raddoppio contro un Giappone comunque mai remissivo, ma che nel secondo tempo cambia abito tattico, mette addirittura un difensore in più e sembra soffrire tanto. Invece, i troppi sprechi condannano la squadra di Flick, incapace sia di gestire la situazione che di chiudere i giochi.
Il popolo nipponico fa della concentrazione e della serietà una caratteristica tanto stereotipata quanto vera, e la nazionale del Sol Levante ci mette poco a dimostrarlo. Prima Duan, poi Asano, due gol belli e improvvisi che sorprendono e gettano nel più nero degli incubi i tedeschi. Come contro il Messico, l’esordio è un disastro e bisogna dire che non se lo aspettava nessuno, nemmeno dopo la prima ora di gioco. Non un tracollo completo, ma una sconfitta forse quasi inspiegabile. Perché l’andamento della partita non lasciava per nessun motivo al mondo spazio a una rimonta, che però arriva per il grande cuore dei giapponesi, compatti e coraggiosi nel cercare di proporsi in avanti e non arrendersi al risultato.
Cade un’altra grande nel Mondiale delle sorprese, a questo punto contro la Spagna domenica sarà già da dentro o fuori per la Germania che dovrà ora risollevarsi soprattutto a livello psicologico. A colpire i tedeschi, ancora una volta, una squadra dell’est: fu la Corea del Sud nel 2018, che vincendo eliminò ai gironi gli allora campioni del mondo, stavolta si parte subito dal successo della squadra del Sol Levante. Sorpresa, sì, ma fino a un certo punto: d’altronde, il Giappone ha ripetuto più volte di voler arrivare ai quarti di finale per la prima volta.