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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex CT azzurro Gian Piero Ventura ha toccato molti temi, tra cui quello di riformare il calcio italiano. Di seguito le sue parole: “Il problema non è parlare di riforme, è farle. Riflettiamo un secondo: nel 2010 l’Italia è uscita al primo turno dal Mondiale, nel 2014 al primo turno, nel 2018 non ci siamo qualificati con la Svezia e oggi non ci siamo qualificati contro la Macedonia del Nord. Se anche di fronte a questo problema strutturale continuiamo a parlare di riforme che non vengono mai fatte, diventa difficile che la situazione possa migliorare. Il grande e vero problema sono i giovani. Ma oggi in Italia quando si tocca l’argomento, si parla di Scamacca, Frattesi e Raspadori. L’Italia può essere racchiusa in tre calciatori? Il cambiamento dovrebbe venire dalla base. Ci sarebbe un lavoro incredibile da fare. Ma se continueremo sempre a far finta che non sia successo niente, allora non ci potremo lamentare. Cinque giorni dopo l’eliminazione dal Mondiale c’è stata Juve-Inter e da allora nessuno ha più parlato di riforme. È stato uguale nel passato”.
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