[the_ad id=”445341″]
Troppo poco per vincere. Il discorso vale per entrambe, ma soprattutto per la Croazia vice campione del mondo in carica e una delle candidate per arrivare più in fondo possibile. Di certo, più di un Marocco che ha trovato un’ottima generazione di talenti, che ha tanti giocatori nelle big Europa e che vuole gli ottavi. E’ 0-0, il terzo di questi Mondiali in Qatar, il terzo anche in meno di ventiquattrore, al termine di una partita sicuramente intensa ma nella quale sono emersi i problemi offensivi delle due squadre, quasi mai in grado di costruirsi occasioni pulite.
Il momento migliore dei croati di Dalic è di certo il finale del primo tempo, in cui sfiorano il gol ma si arrendono a un super Bono. Poi, però, tante difficoltà , un Kramaric che non è un bomber vero e che svaria troppo lasciando voragini in mezzo. Perisic gioca troppo largo, Modric vuole palla sui piedi e non si inserisce, e così si fatica a sfondare. D’altro canto, i nordafricani strappano quando possono con Mazraoui, che però si fa male nel secondo tempo, e Hakimi che spinge tanto. Manca però precisione, ma è straordinaria l’applicazione e la capacità di pressare e ripartire.
Una squadra matura, molto europea, che ha in Amrabat il suo fulcro in entrambe le fasi. Il pubblico tutto dalla parte del Marocco, che in fin dei conti si fa preferire. Il pareggio è giusto, nessun equivoco, ma con un po’ di precisione in più Ziyech ed En-Nesyri avrebbero potuto punire la pigrizia e l’indolenza dei croati, davvero sotto rispetto alle aspettative e con l’allarme sterilità offensiva, pur con un’ottima tenuta dietro già dimostrata dagli appena sette gol presi nel 2022. Ridimensionati e spuntati, ora per gli ex jugoslavi il girone si complica, in attesa di capire se il Belgio avrà vita facile col Canada o se ci sarà una nuova sorpresa.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]