
Coppa del Mondo - Foto LiveMedia/Sebastian El-saqqa/DPPI
Il Presidente della Concacaf, Victor Montagliani, ha dichiarato che non si dovrebbe prendere in considerazione un Mondiale a 64 squadre nel 2030, unendosi ad altre confederazioni nell’opposizione al piano presentato dalla Conmebol. Nei giorni scorsi infatti, il numero uno della Conmebol, Alejandro Dominguez, aveva avanzato ufficialmente la proposta di organizzare il Mondiale 2030 con 64 squadre, rispetto alle 48 previste per l’edizione dell’anno prossimo. Il torneo del centenario si terrà principalmente in Spagna, Portogallo e Marocco, mentre le partite inaugurali si disputeranno in Uruguay, dove si è tenuto il primo Mondiale nel 1930, insieme ad Argentina e Paraguay.

Diverse confederazioni contrarie all’espansione per i Mondiali 2030
Il presidente Montagliani ha espresso tutto il suo disaccordo ai microfoni di Espn: “Non credo che espandere il Mondiale maschile a 64 squadre sia la scelta giusta, né per il torneo in sé né per l’intero ecosistema calcistico, dalle nazionali ai club, ai campionati e ai giocatori“. Va comunque tenuto in considerazione che il piano della Conmebol avrebbe comunque bisogno di un lungo iter per essere approvato, considerando che l’edizione del 2026, già ampliata rispetto a quella del 2022, prevede la partecipazione di 48 squadre (contro le 32 delllo scorso Mondiale del 2022 in Qatar).
“Non abbiamo nemmeno dato il via al nuovo Mondiale a 48 squadre, quindi personalmente penso che parlare già di un’espansione a 64 squadre sia fuori luogo“, ha aggiunto Montagliani. Le sue parole fanno eco alle critiche del Presidente della UEFA, Aleksander Čeferin, che questo mese ha espresso la sua contrarietà all’idea, così come a quelle del Presidente della Confederazione Asiatica, Sheikh Salman bin Ibrahim Al Khalifa, il quale ha dichiarato all’AFP di temere che un’ulteriore espansione a livello di nazionali partecipanti possa portare al caos.