“Lo stadio Hassan II sarà pronto entro il 2027″. Così ha anticipato il ministro marocchino delegato per il bilancio Fouzi Lekjaa, nel corso di un incontro nella sede della Confederazione generale delle imprese marocchine (CGEM). Il progetto rappresenta il fiore all’occhiello degli impegni per ospitare i Mondiali di calcio 2030 insieme a a Spagna e Portogallo. Lo stadio è tra i candidati ad ospitare la prima partita e la finale della Coppa del Mondo insieme al Santiago Bernabeu di Madrid e al Camp Nou di Barcellona. L’avvicinamento del Marocco, secondo un rapporto Fifa, si svolgerà in due fasi. La prima si concentrerà sull’ammodernamento dello stadio Moulay Abdellah di Rabat e del Grand Stade di Tangeri, con lavori che dovrebbero essere completati entro i prossimi due mesi. La seconda fase la costruzione dello stadio Hassan II di Benslimane. Stadio che diventerà il più grande del continente con circa 115 mila posti a sedere. Il complesso si ispirerà all’estetica tipica della cultura marocchina con un grande tetto a tenda che si solleva dal bosco circostante, regalando un effetto scenico unico. Nel progetto ci sarà inoltre spazio per alcuni playground a libero accesso completi di gradinate.
Lo stato di avanzamento dei lavori
Due mesi fa si è svolto il consiglio dei ministri del governo del Marocco. Il Ministro Fouzi Lekjaa ha fatto un punto sullo stato di avanzamento dei lavori per i Mondiali 2030. Il Ministro ha indicato che si procederà alla costituzione di un comitato con una composizione più ampia. La mobilitazione sarà ulteriormente rafforzata in coordinamento con tutte le parti interessate per accelerare l’attuazione di tutti i progetti strategici e strutturanti relativi all’organizzazione di questo evento internazionale, in particolare:
- L’ammodernamento degli stadi;
- L’ampliamento e il rinnovamento degli aeroporti delle sei città ospitanti;
- Il potenziamento delle infrastrutture stradali e la densificazione delle reti intraurbane;
- L’avvio di un programma integrato di riqualificazione territoriale che si estenda oltre le città ospitanti le partite dei Mondiali.
- Lo sviluppo delle infrastrutture alberghiere e commerciali;
- Potenziamento e ammodernamento dell’offerta medica;
- Lo sviluppo e l’ammodernamento delle reti di telecomunicazioni; L’avvio di un vasto programma formativo per rafforzare le competenze dei giovani.
Un anno e mezzo ai Mondiali 2026, ma già definite le prossime sedi
In attesa dell’inizio della rassegna continentale che prenderà il via la prossima estate in USA, Canada e Messico, il massimo organo del calcio mondiale ha decretato da pochi mesi i Paesi ospitanti per le prossime due edizioni successive alla prossima. L’assegnazione è arrivata per acclamazione, dal momento in cui per ognuna delle due edizioni era presente una sola candidatura. Nel 2030 la competizione più importante del mondo del calcio si disputerà in ben sei paesi diversi. Infatti, la competizione sarà organizzata sì fra Spagna, Portogallo e Marocco, ma alcune delle sfide della 24esima edizione si giocheranno anche in Argentina, Uruguay e Paraguay. Una scelta legata alle celebrazioni del 100° anniversario dalla prima edizione che fu giocata in Uruguay e vinta proprio dalla Celeste. Per i Mondiali 2034, invece, si tornerà all’antico visto che sarà un solo paese a occuparsi dell’organizzazione della rassegna iridata: l’Arabia Saudita. Dopo aver tentato la candidatura per il 2030, poi ritirata lasciando campo libero al trio Spagna-Portogallo-Marocco, ecco che il paese mediorientale sarà grande protagonista della 25esima edizione della rassegna iridata che torna così in Asia dopo quella giocata in Qatar nell’inverno 2022.