Calcio

Mondiali 2010, hacker russi: “Per 25 calciatori sostanze proibite”. Ci sono due azzurri

Carlos Tevez - Foto Carlosar CC BY 3.0 BR

Arriva un’altra rivelazione da parte di Fancy Bear, team di hacker russi che in passato avevano svelato anche mail inerenti al caso di Alex Schwazer. Stavolta a finire sotto la lente di ingrandimento del cyberspionaggio sono i Mondiali di calcio del 2010, andati di scena in Sudafrica.

Gli hacker russi avrebbero infatti rivelato una lista di 25 calciatori che durante quella edizione della Coppa del Mondo assunsero farmaci proibiti dalla WADA, l’agenzia mondiale anti-doping. Tali farmaci sarebbero stati assunti in quanto i giocatori erano esentati a causa di particolari patologie o condizioni fisiche del momento: nello specifico si fa riferimento ad antinfiammatori steroidei e cortisonici per asma ed allergie. Tra i nomi presenti nella lista anche due giocatori dell’Italia, che quell’anno uscì malamente nella fase a gironi: si tratta di Mauro German Camoranesi e Vincenzo Iaquinta, mentre per l’Argentina compaiono di nomi di Carlos Tevez, Juan Sebastian Veron e Diego Milito. Non sono invece presenti i calciatori della Spagna, che trionfò in finale battendo l’Olanda.

Attenzione però perchè Fancy Bear annuncia anche che soltanto nel 2015 ci sono state 150 positività ai test antidoping nel calcio, salite a 200 con quelle del 2016. In questo caso però non è stata emessa alcuna lista e i presunti atleti positivi restano per il momento anonimi.

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