Lunedì 5 giugno 2017 è stata scritta una nuova pagina nella storia calcistica italiana. La Nazionale Under 20 è approdata, per la prima volta, in una semifinale Mondiale. Grande risultato raggiunto dalla selezione di mister Evani che è riuscito a sconfiggere ai quarti di finale lo Zambia ai supplementari.
Un successo che pone fine ad un vero e proprio “tabù” dei quarti di finale, per gli azzurrini, che durava ormai dal 1987. Ripercorrendo la storia, l’Italia dal 1977, ha presenziato solamente 6 volte nel Mondiale U20. Le prime esperienze non son state positive anche perché, con un numero ridotto di nazionali, l’Italia in Tunisia (1977) ed in Australia (1981) venne eliminata direttamente al primo turno.
Solamente nel 1987, in Cile, gli azzurrini riuscirono a centrare il punto più alto della storia terminando la propria corsa ai quarti di finale contro i padroni di casa venendo sconfitti per 1-0. Dall’edizione cilena son passati addirittura 18 anni per rivedere l’Italia protagonista in un Mondiale. Difatti nel 2005, in Olanda, con la Nazionale guidata da Graziano Pellé venne raggiunto nuovamente il risultato dei quarti di finale. L’eliminazione fu considerata un vero e proprio fallimento perché arrivò in maniera beffarda, ai rigori, contro il Marocco. In Egitto, nel 2009, con una Nazionale un pizzico più attrezzata, tra cui vi fu la presenza di Giacomo Bonaventura, gli azzurrini si fermarono nuovamente ai quarti di finale venendo sconfitti dall’Ungheria ai supplementari in un finale pazzesco con ben tre reti nell’extra-time.
Dalla partecipazione in Egitto ad oggi son passati ben 8 anni e la Nazionale di mister Evani ha raggiunto il traguardo più grande nella storia dell’U20. Con due vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta (all’esordio contro l’Uruguay), gli azzurrini hanno conquistato l’accesso alla semifinale mondiale. Per continuare il sogno, però, non basta solamente aver sfatato il tabù. Cuore oltre l’ostacolo e tanta concentrazione per il prossimo impegno per scrivere altre pagine importanti di una storia, che si spera, a lieto fine.
