I sindacati dei calciatori professionisti di Inghilterra (PFA) e Francia (UNFP) hanno citato la Fifa davanti a un tribunale di Bruxelles. Il motivo della lamentela è il calendario, che sarebbe stato fissato unilateralmente dall’organismo mondiale, in particolare il nuovo format della Coppa del Mondo per club nel 2025. “Riteniamo che queste decisioni violino i diritti che i giocatori e i loro sindacati derivano dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e che violino anche il diritto europeo della concorrenza“, spiega l’UNFP in un comunicato stampa. All’inizio di maggio Fifpro e World Association of Football Leagues avevano già minacciato la Fifa di azioni legali
Con l’appoggio dell’unione Fifpro Europe, l’UNFP e la PFA hanno chiesto al tribunale commerciale di Bruxelles di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’Unione europea esponendo le loro argomentazioni relative alla normativa europea: “I giocatori ed i loro sindacati ribadiscono che l’attuale calendario calcistico è sovraccarico ed impraticabile. La Fifa ha perseguito unilateralmente un programma di espansione delle competizioni nonostante l’opposizione dei sindacati“. Il riferimento è al Mondiale per club, ampliato da 7 a 32 squadre, con una prima edizione prevista dal 15 giugno al 13 luglio 2025 negli Stati Uniti.
“I giocatori più impegnati fanno ormai parte di un calendario infinito di partite e competizioni per il loro club e il loro paese, i cui limiti vengono costantemente spinti oltre“, lamenta Maheta Molango, direttore generale della PFA. Nel dettaglio, i due sindacati sollevano una possibile violazione da parte della Fifa del diritto dei lavoratori europei a “negoziare collettivamente, attraverso i propri sindacati, le condizioni di lavoro e del loro diritto a condizioni di lavoro rispettose della salute“, previsto dai testi europei.