Nuova vita per Florent Malouda, ex calciatore francese e finalista dei Mondiali 2006. A 44 anni il vincitore della Champions League 2012 con il Chelsea è infatti entrato a tutti gli effetti nella Legione Straniera. Al termine di un periodo di duro addestramento, nel quale sono state valutate sia la forma fisica che quella mentale, Malouda è ufficialmente entrato a far parte del terzo reggimento di fanteria straniera (3e REI) della Legione. Si tratta del reggimento più decorato in assoluto a partire dal 1920, anno di fondazione della Legione.
A raccontare questo particolare percorso è lo stesso 44enne sul proprio profilo Instagram, in cui Malouda ha anche raccontato di essere tornato nel proprio paese natio, la Guyana Francese. “Sono passato dall’Amazzonia alla terra in cui sono nato e ho potuto fare questa corso di ‘iniziazione’ con il terzo reggimento di fanteria straniera – spiega nel post – Ringrazio di cuore il 3e REI per questo momento di coesione e per i valori e lo spirito di gruppo vissuti nel momento delle avversità. E proprio questi valori sono essenziali negli sport ad alto livello. Ho avuto l’onore di ricevere la medaglia dell’IHEDN (sigla che sta per d’onore della Difesa Nazionale, ndr) dal generale Le Bouil nel corso della mia partecipazione alla cerimonia di chiusura a Marsiglia della 239/a sessione nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Ringrazio le Forze Armate della Guyana per il loro impegno a favore dei giovani della Guyana. Legio patria nostra!”.
La carriera da calciatore: gli inizi e l’esplosione a Lione
Calcisticamente Florent Malouda ha iniziato la carriera con la maglia dello Chateauroux, la squadra che lo ha cresciuto a livello di settore giovanile. Curiosamente qui compone già un tandem di tutto rispetto con un altro giovane come Didier Drogba. Pochi anni dopo i due si ritroveranno al Chelsea, ma non prima che Malouda “esploda” all’Olympique Lione. E’ infatti uno dei principali artefici della grande epopea dell’OL, con cui il nativo della Guyana vince quattro titoli consecutivi in Ligue 1.
Nel 2007, dopo 138 presenze e 25 gol, lascia il Lione e approda proprio al Chelsea. Con i Blues nel corso degli anni ricopre più ruoli, confermandosi giocatore molto duttile e capace di giocare sia a centrocampo che sull’esterno sinistro dove poteva sfruttare l’educato piede mancino. L’apice arriva con la vittoria nella Champions League 2012, nonostante qualche problema fisico che consente a Malouda di entrare solo nel secondo tempo della sfida poi vinta ai rigori con il Bayern Monaco. Pochi mesi dopo arriva la rottura con il Chelsea, che di fatto lo tiene fuori rosa per tutta la durata dell’ultimo anno di contratto. Curiosamente questo consente a Malouda di fregiarsi del titolo dell’Europa League di quell’anno, pur non essendo mai sceso in campo. Il finale di carriera è caratterizzato così da “avventure” piuttosto esotiche con le maglie del Trabzonspor e dei Delhi Dynamos, per una parentesi indiana sicuramente in voga durante quegli anni.
La nazionale, i Mondiali 2006 e il rigore in finale
La storia di Malouda con la maglia della nazionale francese inizia con l’esordio del novembre 2004 contro la Polonia. La sua ascesa con il Lione corrisponde anche a un ruolo sempre più importante con i Bleus, tanto da giocare praticamente tutte le partite di qualificazione ai Mondiali di Germania 2006. I più attenti ricorderanno Malouda anche nella finalissima che consacrò l’Italia di Marcello Lippi: fu proprio lui infatti a procurarsi il calcio di rigore dopo pochi minuti del primo tempo, poi trasformato da Zinedine Zidane. La partita poi si concluse con la sconfitta ai rigori e il trionfo dell’Italia, per quello che comunque rimane il punto più alto della carriera di Malouda in nazionale. Le spedizioni di Euro 2008 e Mondiali 2010 infatti danno solo dolori alla Francia, con Florent che è l’autore dell’unico gol della nazionale transalpina in Sudafrica.