Calcio

Mondiale 2006, Cannavaro: “Meglio la Francia, gente che prende a testate conviene sempre!”

Finale Mondiale 2006, CC BY 2.0

Aneddoti, ricordi e battute hanno caratterizzato la serata targata “Prometeon Meet the Titans” al teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano con Fabio Cannavaro, Marco Materazzi e Luca Toni. Insieme a Giuseppe Bergomi, Fabio Caressa e Roberto Righi, Direttore Generale di Prometeon Tyre Group, hanno ripercorso le emozioni del cammino che ha portato l’Italia a vincere il Mondiale di calcio 2006 in Germania.

Ha ricordato Cannavaro: “Lippi già dall’inizio aveva le idee molto chiare, disse: ‘il mio sogno è quello di arrivare in finale contro il Brasile’. Meno male che si è sbagliato, meglio la Francia, gente che prende a testate conviene sempre!“, ha scherzato l’ex capitano azzurro, tornando sulla testata di Zinedine Zidane a Materazzi.

Il ricordo più bello è aver visto alzare la coppa da Cannavaro con tutti noi fieri e orgogliosi di quello che avevamo realizzato“, ha aggiunto l’ex difensore dell’Inter. Tra i protagonisti di quel Mondiale anche Francesco Totti, convocato in extremis dopo un brutto infortunio. “Lì si è vista l’esperienza di Lippi – ha spiegato Cannavaro – La prima cosa che ha fatto è stata andare a Roma, parlare con Francesco e dargli le motivazioni per fare un recupero importante“.

All’epoca il clima che ha accompagnato la Nazionale in Germania non era dei migliori a causa dello scoppio di Calciopoli. “Attribuire la vittoria a quello non è giusto e mi dà un po’ fastidio – ha ammesso il capitano dell’Italia nel 2006 – Non è che abbiamo dato il massimo perché eravamo in un momento di crisi, eravamo più forti e l’abbiamo dimostrato sul campo“. Tra gli aneddoti più divertenti, uno legato a Massimo Oddo: “Era il parrucchiere del gruppo. Durante l’allenamento il mister gli va vicino e gli chiede ‘allora, te la senti?’. E lui, ‘sì, sono pronto a giocare’. Ma non aveva capito che Lippi voleva solo farsi tagliare i capelli“, ha raccontato Cannavaro per poi tornare serio. “La squadra per il mister era fondamentale – ha concluso – non a caso non c’è stato un singolo che è venuto fuori, da quel Mondiale lì è venuta fuori una squadra“.

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