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Luka Modric ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha affrontato diversi temi. Il centrocampista del Real Madrid ha rivelato di essere in contatto con diversi giocatori croati del campionato italiano: “Sì, ho un gruppo WhatsApp con i croati e mi sento sempre con Brozovic, con Badelj, con Pasalic che è formidabile e finalmente ha trovato il club giusto. Sono davvero forti“. Modric ha poi parlato del suo legame con il Milan: “Posso dire che Boban era un mio idolo e papà , quando ero piccolo, mi comprò una tuta rossonera. Mi immaginavo calciatore del Milan ma è andata diversamente… io vi guardo e sono dispiaciuto per il Milan. Il vero Milan manca all’Italia e all’Europa“.
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Il centrocampista croato ha parlato anche di quanto sia stato realmente vicino al passaggio all’Inter: “Quando arrivi al Real è difficile pensare di andare altrove. Se a Madrid le cose non fossero andate bene, mi sarei certamente visto bene in Serie A. Ma onestamente, la priorità è sempre stata Madrid“. Il calciatore ha poi svelato quali sono i talenti della Serie A che più l’hanno colpito negli anni: “Mi sono sempre piaciuti i giocatori di stile. Totti, Del Piero, Pirlo. Ora ci sono giovani che promettono molto, su tutti Zaniolo, talento puro. Anche Sensi è molto interessante, poi mi piacciono Insigne, il Papu Gomez, Ribery e Bennacer“. Infine, il croato è tornato sul rigore di Real Madrid-Juventus: “Io ho solo detto che per me il rigore c’era. Lucas Vazquez è stato spinto quando stava calciando da pochi passi. Che senso avrebbe avuto simulare? Poi ho vissuto situazioni simili e capisco chi protesta, ma non dovrebbero esserci differenze tra un rigore al 30′ e al 95′. A Buffon, comunque, auguro tutto il bene: è un grande“.
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