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Umberto Lago, creatore per l’Uefa del fair play finanziario, ha fatto chiarezza sulla situazione del Milan in un’estate parecchio movimentata sul mercato in un’intervista a Repubblica. I dubbi principali riguardano una presunta bocciatura del voluntary agreement: “Nessuna bocciatura – ha detto Lago – Per il ritardo nel closing con la nuova proprietà i tempi di analisi dell’Uefa erano stretti. Il dossier verrà ripresentato dopo la pausa estiva e il mercato, in un periodo più adeguato per l’istruttoria. Il Milan dovrà dimostrare la continuità del business plan per 4 stagioni. La prima è libera e la campagna acquisti senza restrizioni”. Tutto in regola, dunque, come le indagini sulla proprietà: “L’Uefa può richiedere chi sia l’ultimate owner, credo che sia stato già chiarito dalla Figc”.
Sostanzialmente il Milan spende perché può farlo: “Per evitare sanzioni finanziarie o sportive, il Milan deve portare il bilancio in equilibrio in 4 anni, incrementando i ricavi. Nel piano potrebbero essere inseriti obiettivi: se incrementi gli stipendi più di un tot, scatta la sanzione. Ma le spese per la Champions rientrano nella logica di chi investe