“Il Milan è tornato ad essere una società normale. Nel senso che è tornato ad avere facce riconoscibili, a essere un club con capacità economiche importanti e che si è affidato a figure importanti. Ecco perché dico che questa sorta di rimpatriata rossonera mi piace tantissimo. Sarò sincero: ora il Milan lo seguo con più affetto rispetto a prima“. Mauro Tassotti commenta così le vicende societarie del Milan in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport. L’ex giocatore rossonero elogia il nuovo corso della società dopo un recente passato tra mille dubbi e poche certezze. Nella ‘rimpatriata rossonera’ Tassotti promuove le figure di Leonardo e Paolo Maldini: “Leo e Paolo hanno l’intelligenza per essere una coppia di successo e in più hanno l’aurea di campioni“. Poi su Gennaro Gattuso, attuale allenatore del club: “Era giusto dargli l’opportunità di cominciare dall’inizio della stagione. Fantasma di Conte? Rino ha le pa*** per resistere e tenere duro“.
Tornando su Maldini ed il rientro in società con qualche anno di ritardo: “Era un delitto che Paolo non fosse coinvolto col Milan. Trovo assurdo che non sia rientrato prima ma evidentemente non era convinto del progetto precedente. E come dargli torto: c’era un presidente che ci metteva la faccia pochissimo. E poi, posso dirlo? C’era troppa gente che arrivava dall’Inter, qualcosa di esagerato“. Il prossimo avversario del Milan sarà il Napoli guidato da Carlo Ancelotti, vecchio amico e collega di Tassotti: “Finalmente è tornato in Italia, è molto bello vederlo nel nostro campionato. Anche lui ha contribuito ad alzarne il livello. Vederlo a Napoli è qualcosa di particolare e sorprendente. Con Carlo è facile lavorare perché è molto pacato, lui sa molto che per aiutare la squadra occorre restare freddi e lucidi“.