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L’entusiasmo, i botti per il calciomercato estivo ed infine i primi risultati: tutto scoppia in una bolla di sapone. Vincenzo Montella è l’allenatore più chiacchierato della Serie A in questo avvio di campionato per atteggiamento e per alcune discusse scelte tecniche. Il tecnico campano è accusato da una grande fetta dei tifosi del Milan di non aver personalità e mentalità giusta per allenare un largo gruppo di giocatori sui quali son stati fatti degli investimenti importanti in estate. Difesa a quattro che si trasforma a tre per poi riadattare tutto il reparto offensivo mettendo fuori ruolo Bonaventura e Suso, giocatori fondamentali nella passata stagione, senza riuscire comunque ad adattare Andre Silva e Calhanoglu nel calcio italiano. L’allenatore chiede tempo per amalgamare un gruppo tutto nuovo e che i risultati con il tempo certamente arriveranno.
PROSSIMI IMPEGNI – Si sa però che il tempo nel calcio è un concetto astratto. Un giorno sconfiggi una squadra e diventi l’eroe, un altro perdi e caschi nell’oblio. Fatto sta che il Milan è atteso da tre partite, a cavallo della pausa per le Nazionali, che potrebbero diventare fondamentali. Si torna in campo a San Siro giovedì 28 settembre per affrontare il Rijeka in Europa League dopo il 5-1 esterno all’esordio contro l’Austria Vienna: una buona occasione per ritrovare serenità e consapevolezza dei propri mezzi. Una partita che servirà per affacciarsi al vero big match della settima giornata della Serie A quando i rossoneri ospiteranno la Roma di Eusebio Di Francesco. Dopo la pausa arriverà il derby della Madonnina contro l’Inter di Luciano Spalletti, il vero esame cittadino dove tutti i calciatori daranno il 100% in un match che vale molto più dei tre punti, da una parte e dall’altra.
LE OMBRE SUL FUTURO – Dopo sei partite di campionato sono arrivate due sconfitte con Sampdoria e Lazio. Seppur il ruolino non sia disastroso nell’aria c’è tanta sconsolazione nel sentir già parlare di “crisi”. Poche settimane ed escono già i possibili nomi riguardo il futuro della panchina rossonera accompagnati da un hashtag eloquente: #MontellaOut. Le prime opzioni plausibili sarebbero quelle di Walter Mazzarri e Paulo Sousa, due tecnici che non hanno lasciato grandi ricordi nel calcio italiano. La pista estera con Thomas Tuchel sembrerebbe comunque non percorribile seppur il nome dell’ex allenatore del Borussia Dortmund stuzzichi tanti “addetti ai lavori” per il suo straordinario tatticismo e per i grandi risultati ottenuti in carriera. Poi ci sono loro: Antonio Conte e Carlo Ancelotti, due possibili ritorni in Italia. A differenza degli altri tecnici, entrambi sono sotto contratto all’estero rispettivamente con Chelsea e Bayern Monaco. Entrambi, però, sembrano esser giunti alla rottura con società (Conte) e con tifosi (Ancelotti). Ma Montella vuole assicurarsi il posto in una delle panchine più importanti d’Italia e per farlo dovrà rialzare l’entusiasmo e prendersi lo scettro da leader tecnico, nelle disposizioni in campo e da persona carismatica da seguire in tutto e per tutto. Fiducia a tempo… con uno sguardo alle prossime decisive gare.