Il caso del nuovo assetto societario con dirigenza cinese del Milan approda anche in Parlamento. Un deputato del Movimento Cinque Stelle, Paolo Nicolò Romano, è il primo firmatario dell’interrogazione volta a chiarire “se il Governo sia a conoscenza della conformità alla normativa fiscale della cospicua operazione finanziaria concernente la cessione della proprietà della società AC Milan spa“.
L’INTERROGAZIONE – Nell’atto indirizzato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed al ministero dell’Economia e delle Finanze, Romano scrive come la figura del nuovo presidente rossonero sia ancora avvolta da uno spesso alone di mistero, come evidenziato anche da una recente inchiesta del New York Times: “Yonghong Li risulterebbe non solo aver millantato la proprietà di miniere di fosforo in Cina, appartenenti al contrario ad altra società, ma essere stato multato nel suo Paese per non aver dichiarato il possesso di un pacchetto azionario di 50 milioni di dollari. Inoltre, la società della sua famiglia, la ‘Guangdong Green River Company’, risulta coinvolta in una mega truffa finanziaria ai danni di 5.000 piccoli investitori per un valore di 68,3 milioni di euro“.
Il deputato pentastellato sottolinea come secondo le normative federali per procedere all’acquisto del 10% di una società calcistica sia necessario soddisfare specifici requisiti di onorabilità e solidità finanziaria: “Tutte condizioni e requisiti che invece risulterebbero mancare a Mr Yonghong Li le cui risorse finanziarie risultano, tranne qualche prestito, di non chiara provenienza“.