con Lorenzo Andreoli
Il Milan è vicinissimo ad Angel Correa. Dopo aver definito il passaggio di Andrè Silva al Monaco (il portoghese ha già lasciato la tournée americana per rientrare in Europa e firmare il contratto con il club del Principato) i rossoneri sono pronti a piazzare l’affondo decisivo per l’attaccante argentino in forza all’Atletico Madrid del Cholo Simeone.
Ma chi è veramente “Angelito”, il ventiquattrenne di Rosario dal passato difficile ma dal talento cristallino? Per conoscerlo meglio abbiamo intervistato alcuni addetti ai lavori, in modo tale da conoscerne meglio pregi, difetti e caratteristiche tecniche, cercandone la giusta collocazione nell’ambito del 4-3-1-2 di Marco Giamapolo.
“L’ho visto giocare diverse volte – ci ha raccontato Stefano Cantalupi della Gazzetta dello Sport – e sono rimasto stupito dalla potenza che ha nelle gambe. Arti inferiori così sviluppati gli consentono di essere letale come pochi nelle accelerazioni da fermo. Ha le caratteristiche della seconda punta ed è abile a svariare su tutto il fronte d’attacco. A mio avviso lo vedremo raramente nelle vesti di trequartista anche se all’occorrenza sono certo che possa adattarsi nel migliore dei modi”.
Considerazioni interessanti anche quelle di Alberto Rubio, giornalista del noto quotidiano spagnolo Marca. “Correa è arrivato all’Atletico come una grande promessa dopo aver conquistato la Copa Libertadores con il San Lorenzo. Nell’ultima stagione ha giocato tante partite, molte delle quali subentrando dalla panchina. Nei “Colchoneros” non è mai riuscito ad affermarsi come titolare inamovibile e i pochi gol realizzati sono frutto della collocazione tattica (ha agito sempre come esterno di centrocampo nel 4-4-2, ndr.) e del dispendio fisico richiesto da Simeone. Il Milan è la grande occasione per affermarsi definitivamente, sentirsi un leader e trovare la sua dimensione. Credo che giocherà molto vicino alla porta e avrà finalmente l’occasione per dimostrare tutto il suo valore. Non parliamo di un campione, ma di un grande giocatore si”.
Dello stesso avviso anche il telecronista di DAZN Stefano Borghi, che tramite il suo canale YouTube ha espresso il proprio punto di vista sul giovane argentino. “Simeone lo ha cresciuto come un padre – le parole del grande esperto di calcio sudamericano – e gli ha chiesto sacrifici importanti. Muoversi come esterno offensivo o come seconda punta fa tutta la differenza del mondo. Sono dell’avviso che Correa arriverebbe al Milan per giocare da seconda punta. Il ragazzo cerca il dialogo e si inserisce bene, anche se deve migliorare qualcosa dal punto di vista della finalizzazione. Adora andare in verticale ed ha un’ottima visione di gioco, al fianco di Piatek può fare molto bene”.
Dichiarazioni importanti, infine, da parte di un altro telecronista di DAZN, Riccardo Mancini. “Correa è molto forte, se il Milan riuscisse davvero ad acquistarlo farebbe una grande operazione. Lo ritengo adattissimo al campionato italiano e giocatore di altra categoria rispetto a quelli presenti al momento nella rosa rossonera”.