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“Quando mi hanno proposto di fare l’allenatore della Nazionale Infermieri sono stato orgoglioso perché loro mi hanno salvato. Sono sempre stati gentili anche se a volte ero insopportabile. Ho visto quello che hanno fatto con il Covid, non si sono risparmiati e non lo dimentico“. Così Sinisa Mihajlovic, premiato ieri a Castiglion Fiorentino alla 25esima edizione del Fair Play-Menarini, dov’è scesa in campo per la prima volta la Nazionale degli Infermieri. “Il fair play – ha spiegato sul palco l’allenatore del Bologna e della Nazionale Infermieri – è importante nello sport come anche nella vita. Anche nel mondo del calcio si guarda sempre ai soldi, ma lo sport insegna disciplina, rispetto, insegna a saper godere di una vittoria o saper perdere, insegna le regole e il rispetto per il prossimo che è fondamentale“.
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Mihajlovic ha poi fatto anche riferimento al riconoscimento ricevuto dalle mani di Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini infermieri (Fnopi): “È stato un premio inaspettato quando me lo hanno comunicato pensavo che avessero sbagliato persona“.” È motivo di orgoglio per me, visto i precedenti premi che non ho ricevuto“, ha commentato scherzando il tecnico, che in conclusione è tornato sulla sua malattia: “Quando ti capitano queste cose cerchi di trarre la forza da chi ti vuole bene e io ricevuto tantissimo affetto da chi non conoscevo. La cosa fondamentale era l’amore della gente, non me lo aspettavo e mi ha dato una grande forza, come i miei figli e la famiglia“.
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