Calcio

Medico Castellacci: “D’accordo con Gravina, attuale protocollo problematico”

Il pallone della Serie A Tim 2017-2018 - Foto Antonio Fraioli
Negli ultimi mesi non siamo stati in perfetta sintonia col presidente Gravina, ma in questo caso gli do tutto il mio appoggio. Sarebbe problematico andare avanti con l’attuale protocollo, stilato in emergenza e in cui si prevede di fare tamponi ogni 4 giorni: sarebbe estremamente traumatico per i calciatori dal punto di vista fisico ed economico per le società. Gravina è stato anche tempestivo: è estremamente importante arrivare a settembre con le regole già definite“. Lo ha dichiarato Enrico Castellacci, attuale presidente della Libera Associazione Medici del Calcio (LAMICA), ospite del 15esimo appuntamento con #SportLabLive, trasmissione web in onda su sport-lab.it. Castellacci ha spiegato il motivo per cui il protocollo attuale è inapplicabile: “I calciatori fanno i tamponi ogni quattro giorni e i test sierologici e questo è certamente traumatizzante sia a livello nasale che a livello oro-faringeo“.

Farlo una volta ogni tanto può andare” prosegue lo storico medico della Nazionale Italiana, “ma farlo, a 50 persone ogni quattro giorni, essendo un test comunque invasivo, può essere un problema“. L’ex medico della Nazionale spiega quindi come andrebbe impostato il nuovo protocollo: “Bisogna tenere d’occhio la curva del contagio, quindi servono protocolli elastici impostati per tempo, in modo da non farci trovare impreparati. Ci si deve mettere al tavolino e decidere: se il contagio è sotto al livello 1 si usa questo tipo di protocollo, sotto al livello 2 quest’altro e così via“. Per quanto riguarda le proposte avanzate dai Medici del Calcio, Castellacci afferma: “Chiedono molta chiarezza e di venire interpellati in modo da poter dare la loro opinione. Poi, chiediamo anche che vengano date le giuste attenzioni anche alla Serie B e alla Serie C, vista la differenza con la Serie A“.

L’ex medico azzurro fa poi un bilancio di come è stata gestita l’emergenza sanitaria nel calcio: “Secondo me è stato gestito male l’inizio con la stesura dei protocolli, ma alla fine si è trovato un giusto equilibrio. Fortunatamente l’accordo sulla regola sulla quarantena soft ha permesso – vedi il caso del Parma – di finire il campionato. Alla fine ripartire è stato soddisfacente, vederlo finire ancora di più“. In conclusione, Castellacci dice la sua, da un punto di vista medico, sulla possibile riapertura degli stadi a settembre: “Non c’è alcun dubbio: secondo me bisogna riaprire gli stadi agli spettatori. Se ci fosse la razionalità e il buon senso giusto perché non far venire agli stadi i tifosi come si fa con gli altri luoghi di aggregazione?“.

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