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Mathieu Flamini, ex centrocampista del Milan, invita i club, i giocatori, gli organi di governo e i tifosi di calcio a contribuire ad affrontare il cambiamento climatico. In un’intervista al Guardian, il 39enne francese, co-fondatore della GF Biochemicals, un’azienda che produce alternative di origine vegetale ai prodotti derivati dal petrolio, ha affermato che il calcio “deve lottare contro il cambiamento climatico”. Flamini è ambasciatore del Green Football Weekend, un’iniziativa che cerca di incoraggiare i tifosi ad apportare cambiamenti sostenibili alle loro vite. Quest’anno il messaggio si concentra su come la dieta vegetariana possa essere positiva per il pianeta. Le linee guida da seguire sono chiare: “Approvvigionamento alimentare locale, opzioni vegetariane per atleti e i tifosi, evitare la plastica, utilizzare prodotti realizzati nel modo più sostenibile possibile. Si tratta di integrare tutte queste soluzioni nella pianificazione. È un viaggio”, aggiunge Flamini. Per quanto riguarda i giocatori, anche se “probabilmente avranno un’auto sportiva”, potranno “fare altre cose, come diventare vegani, o creare consapevolezza sul tema attraverso la propria piattaforma. Magari più tardi anche loro avranno un’auto elettrica”. “Il calcio – e lo sport – è una delle ultime cose che abbiamo in grado di unire le persone. Sa rivolgersi a tutti, dai ricchi ai poveri, persone provenienti da ogni parte del mondo. Il calcio deve lottare contro il cambiamento climatico”, aggiunge Flamini.
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