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“Per me la Cina è un Paese straordinario, una potenza mondiale, alla quale mi sono anche affezionato. Sappiano che l’Italia gli è vicina e il fatto che un gruppo di scienziate italiane abbiano isolato il virus è una notizia bellissima, perché é proprio nella scienza che l’importanza di fare squadra assume veramente dimensioni altissime”. Sono queste le parole di Marcello Lippi in occasione di un’intervista che andrà in onda stasera in prima serata a “Quarta Repubblica”. Ricordiamo che il campione del mondo 2006 ha allenato anche la Nazionale cinese: “Io sono in contatto telefonico quotidiano con tante persone che ho conosciuto, con la stessa squadra che ho allenato. Continuano ad allenarsi, ma hanno sentimenti di grande dispiacere. Quando me ne andavo in giro e mi chiedevano una fotografia, dopo trenta secondi c’erano trecento persone che volevano una foto. Io scappavo e dicevo: ‘Devo andare, devo andare’. Adesso vedere quelle città completamente vuote è veramente disarmante“.
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Lippi ha poi lasciato spazio per il racconto di un aneddoto nel quale l’altro protagonista è stato il presidente cinese Xi Xinping: “Sono andato alla cena di gala lo smoking, col papillon…E quando il presidente è venuto verso di me e mi ha stretto la mano, sono rimasti tutti sorpresi perché non fa parte del protocollo che un Capo di Stato si fermi a salutare una persona, altrimenti poi lo vorrebbero salutare tutti. Lui è venuto lì, mi ha fatto i complimenti per il lavoro che ho fatto. Poi mi chiesto: ‘Ma ritorni in Cina?’. Io non potevo dirgli di no, gli ho dato una pacca sulle spalle e gli ho detto: ‘Sì, sì, ora vediamo’. E questa cosa qua ha fatto il giro della Cina. Sono tutti impazziti. Mi hanno trattato benissimo in Cina. Mi hanno fatto sentire importante perché hanno capito che io li consideravo importanti“.
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