Proseguono ancora le rivelazioni sui giorni precedenti alla morte di Diego Armando Maradona, mentre era ricoverato dopo l’operazione al cervello. Tutto questo nell’ambito dell’inchiesta della magistratura penale sulla morte dell’ex fuoriclasse e il modo in cui veniva assistito. L’agenzia Noticias Argentinas ha diffuso alcuni stralci della testimonianza della psicopedagoga Griselda Morel, che seguiva Dieguito Fernando (otto anni), ultimogenito dell’ex capitano del Napoli. Morel, che accompagnava il figlio nelle visite al padre, ha raccontato: “Monona (la cuoca di Maradona, ndr) mi ha più volte raccontato di come il personale di sicurezza sciogliesse delle pillole nella birra, per fare in modo che lui stesse buono durante la notte. Lo facevano prima che Maradona andasse a dormire, in modo da tenerlo a bada“.
“A volte era lui stesso a chiedere le pillole, perché soffriva di insonnia, e loro facevano qualsiasi cosa. Se Diego si alzava alle 9 del mattino con il desiderio di una birra, loro gliela davano” ha detto Morel, secondo cui “già a settembre-ottobre Diego aveva problemi per via dell’alcol, beveva vino e birra. Era così tutti i giorni, tanto che una delle ultime volte che sono stata a visitarlo con Veronica (la ex compagna, e madre di Dieguito n.d.r.) era così gonfio in volto da essere quasi irriconoscibile“.
“Ma una volta abbiamo trovato il ‘Diez’, e questo è il massimo” ha proseguito Morel, “in una stanza che parlava al telefono…solo che l’apparecchio non c’era, stava nella sua immaginazione“. La donna non ha risparmiato parole dure anche nei confronti dei due fisioterapisti che si alternavano nell’assistenza a Diego. “Gli offrivano continuamente da bere e lo intontivano per fare i loro comodi” accusa la dottoressa, “quella casa era ridotta uno schifo, con tanta sporcizia e un frigorifero pieno esclusivamente di alcolici“. “Diego si lamentava che il bagno era al piano di sopra, e allora loro lo lavavano con un tubo di gomma” rivela in un altro stralcio della testimonianza.