Calcio

Manchester United, gli inizi di Cristiano Ronaldo: “Vestiva malissimo e fece arrabbiare Van Nistelrooy”

Juventus, Cristiano Ronaldo - FOTO ANTONIO FRAIOLI

Nel corso di un podcast in Inghilterra, un ex giocatore delle giovanili del Manchester United, Eddie Johnson, ha rivelato interessanti retroscena sull’avventura di Cristiano Ronaldo in Red Devils. Il futuro cinque volte pallone d’oro giunse all’età di appena 18 anni nel 2003 e quando è arrivato al campo di allenamento per la prima volta Johnson pensò tra sé e sé:  “È comparso all’entrata di Carrington e mi ricordo di averlo visto e di aver pensato ‘e chi è questo ragazzino?’, perché era vestito in maniera terribile. Aveva una maglia a collo alto e jeans stretti e scoloriti. Qualcuno mi ha detto che era Ronaldo, il nuovo acquisto, e poi ci siamo andati ad allenare. Io ero ancora molto giovane, ma mi allenavo con la prima squadra e abbiamo fatto il riscaldamento 5 contro 2 e lui ha fatto subito un tunnel a uno degli altri ragazzi. Lo ha confuso così tanto che gli ha fatto incrociare i piedi e lo ha fatto finire a terra. Tutti ci siamo guardati e abbiamo pensato ‘che giocatore’ e da quel giorno in poi ci sono state parecchie aspettative su di lui”.

Van Nistelrooy, però, non lo apprezzava: “Tutti sapevamo che era un talento, che era in grado di cambiare una partita e che era bellissimo da veder giocare, ma Ruud Van Nistelrooy era frustrato nei suoi confronti. Lui correva in area, ma Ronaldo cercava di dribblare il terzino tre o quattro volte. Credo che tutti quanti avessero qualcosa da ridire sul modo in cui gestiva il pallone e lo crossava. Ma Ruud era abituato a Beckham o Giggs e si lamentava tutto il giorno”.

Ad avviare nel migliore dei modi la carriera di CR7 ad alti livelli, però, è stato senza dubbio Alex Ferguson: “Ferguson è stato una figura paterna per lui, perchè Ronaldo aveva problemi con suo padre, che poi è morto quando lui era ancora giovane. Quindi penso che l’allenatore ha preso quel ruolo e che sia una delle ragioni principali per cui è riuscito a tirare fuori il meglio di lui. Noi lo prendevamo in giro al riguardo, gli dicevamo ‘ecco papà’. Ma scherzavamo e alla fine un rapporto così stretto con Ferguson è stato la cosa migliore sia per Cristiano che per lo United”.

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