Pep Guardiola mantiene il profilo basso e pensa al futuro del Manchester City. Dopo la vittoria larga sull’Arsenal nello scontro diretto gli animi dei suoi giocatori potevano essere più leggeri. A riportare tutto all’ordine ci ha pensato sempre il tecnico spagnolo, che in conferenza stampa pre Fulham ha tenuto a smorzare i toni e l’entusiasmo. Queste le parole di Guardiola.
Sulla Premier League: “Abbiamo ancora sette partite, dobbiamo fare il nostro gioco. Dopo aver vinto all’Emirates all’andata, per esempio, abbiamo pareggiato contro il Nottingham Forest. Ora sfidiamo un team incredibile come il Fulham, non pensiamo di avere niente di garantito. Siamo contenti dell’ultima partita e della prestazione, certo, ma questo è quanto. Sette partite sono sette partite, in mezzo avremo anche la Champions. Non fraintendetemi, però, anche fossi stato 10 punti dietro crederei ai miei calciatori. Devi sedurli ogni giorno per essere sicuro che porteranno in fondo il lavoro. Perdere comunque fa parte della competizione. Conosco perfettamente Arteta, i suoi giocatori non molleranno. Se fossimo dieci punti avanti direi che è finita, ma siamo due punti dietro. Se oggi finisse la stagione, sarebbero loro i campioni…”
Sul Real Madrid in Champions: “Non abbiamo pianificato niente, ho un’idea più o meno precisa ma il Real Madrid stesso è cambiato molto. Siamo concentrati solo sulla prossima partita, non abbiamo tempo di dare priorità: confermarci campioni in Premier League è allo stesso livello della Champions. Ora la mia attenzione è sul Fulham, poi sul West Ham e sul Leeds. Quindi, poi, ci prepareremo per Madrid“.
Sulle motivazioni: “Non faccio discorsi motivazionali, dobbiamo giocare per come sentiamo la partita. A volte vedo i ragazzi più calmi o aggressivi, a volte devi risollevarli. Contro l’Arsenal non ho detto neanche una parola. Lo stesso credo avverrà con il Real Madrid, sanno per cosa stanno giocando“.