L’Under 21 è ancora viva. Quanto successo tre giorni fa contro la Francia avrebbe potuto sfaldare il gruppo degli azzurrini, distruggere ogni speranza e ambizione, innervosire e far perdere certezze. In parte forse questo è successo, ma l’Italia di Nicolato, costruita sul gioco, sulla compattezza di gruppo e su una freschezza che serve al nostro movimento, è in grado di sopportare anche i furti subiti con i transalpini rilanciando le proprie ambizioni di quarti di finale e, con uno sguardo più generale, di tornare a giocare le Olimpiadi dopo sedici anni.
Il 3-2 contro la Svizzera, con 3-0 secco nel primo tempo, è il chiaro esempio di come questa squadra sia in grado di far vedere un bel calcio, e del resto anche contro i fortissimi transalpini, tra luci e ombre, non erano mancate giocate importanti e buone impressioni. Il secondo tempo, invece, è lo specchio del momento: al primo episodio negativo crolliamo e diventiamo una squadra che può soffrire contro chiunque. E’ naturale, forse, ma bisogna uscirne: un vero peccato non aver vinto con uno scarto maggiore, anche perché a livello qualitativo si è vista una certa differenza in campo. Tonali giganteggia in mezzo al campo e serve il sesto assist nelle ultime sei partite, Bellanova – al netto di un gol mangiato – ara la fascia, così come anche Parisi che in più il gol lo segna. E le altre reti sono di Pirola, sempre più salda certezza dietro, e di Willy Gnonto che con la sua personalità si cala perfettamente nella parte.
Con Imeri e Amdouni gli elvetici la riaprono e poi rischiano pure di pareggiarla, anche se al contempo gli azzurrini sprecano tante occasioni. Un pareggio sarebbe valso l’eliminazione, seppure non aritmetica, la vittoria ci tiene pienamente in corsa: purtroppo, come detto, avendo vinto con un gol di scarto nemmeno con sei punti saremmo certi del pass, qualora la Francia vincesse stasera. Già, perché c’è l’ipotesi del maxi arrivo a tre squadre, a quel punto conterà la differenza reti negli scontri diretti e i gol segnati. E lì non si possono fare calcoli, ma bisognerà sperare che non vengano fuori risultati strani con tanti gol nell’altra partita del girone. Noi dovremo pensare a battere la Norvegia, poi quel che sarà sarà. Con la consapevolezza che anche il primo posto nel girone sarebbe stato alla portata senza lo scandalo arbitrale del primo match, e che questo gruppo ha voglia di stupire ancora.