Calcio

Lukaku: “Di Matteo doveva arrivare prima, mai perdonato Villas-Boas”

Inter, Romelu Lukaku FOTO ANTONIO FRAIOLI

Romelu Lukaku può vantare in bacheca una Champions League, vinta nel 2012 con la maglia del Chelsea. L’attaccante dell’Inter ha però confessato a Het Laatste Nieuws di non sentire quel titolo propriamente suo: “Di Matteo mi ha detto che sarei rimasto con il gruppo fino a dopo la finale ma non ho toccato il trofeo con un dito. Perché non ho vinto questo trofeo. Ragiono così da quando avevo undici anni: se non ho contribuito, non è un titolo che sento mio“. “In allenamento mi è capitato di avere la casacca di chi gioca con entrambe le squadre” ha spiegato Lukaku, “una volta facevo il terzino a sinistra, poi a destra. Così non cresci. Ho detto al club cosa pensavo. So che era sotto pressione ma non doveva trattarmi in quel modo“.

Lukaku ha parlato anche dei due allenatori che si sono succeduti, rimarcandone la differenza: “Con Di Matteo è stato completamente diverso, mi ha coinvolto immediatamente. Sarebbe dovuto arrivare molto prima. Non ho mai perdonato Villas-Boas“. Parole dure nei confronti del tecnico portoghese che all’epoca lo escluda dalla lista dei calciatori della Champions, poi vinta.

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