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Luciano Moggi è uno dei protagonisti del documentario “Il lato oscuro dello sport“, prodotto da Netflix. L’ex dirigente si è raccontato, soffermandosi in particolare sullo scnadalo di Calciopoli, il momento più difficile della sua vita. “Avevo vergogna pure a passeggiare per le strade e in quel momento ho pensato a tante cose, anche al suicidio – ha rivelato Moggi -. Se nessuna partita è stata alterata, se tutti gli arbitri sono stati assolti, qual era il danno arrecato al calcio? È come se fossi stato in cima a un albero e tutti fossero pronti da sotto a sparare”. “I primi dieci giorni sono stati tremendi. Televisioni, radio e giornali ripetevano costantemente ‘scandalo nel calcio, eccetera’, ma io non mi sono mai approfittato di niente e di nessuno. Essere tacciato da ladro mi ha fatto male” ha aggiunto Moggi.
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