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Presso il Viminale questa mattina si è tenuto l’incontro nel corso del quale è stata sottoscritta una dichiarazione d’intenti per la lotta all’antisemitismo nel calcio. “Questa è una tappa di transito di un percorso operativo. Vogliamo dare seguito alle parole passando ai fatti. Bisogna superare qualsiasi equivoco sull’impegno, i contenuti che abbiamo inserito in questa dichiarazione di intenti, che ci impegna non solo moralmente, sono esaustivi in termini di qualità del salto che dobbiamo fare. Avremo un alto livello di responsabilità nei fatti e una bassa modulazione di frequenza delle parole; siamo convinti che questo accordo produrrà i suoi effetti e che questa firma porterà ad altre collaborazioni istituzionali a partire da scuola e università, così come siamo convinti che all’interno del sistema sportivo riusciremo a diffondere il messaggio utilizzando i canali delle società”. Lo ha detto Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i giovani. “Figc, Leghe, calciatori, allenatori, tutti sono allineati sul messaggio che vogliamo mandare, lo stesso vale per il presidente Malagò e Pancalli. Lo abbiamo fatto inizialmente con il calcio, ma lo faremo anche con gli altri organismi sportivi”, ha concluso Abodi.
“Un accordo dal grande valore simbolico e non solo, per il mondo dello sport, per i valori che incarna e che ha evocato. Sul tema dell’antisemitismo c’è ancora tanto da fare nel mondo dello sport e sono molto contento di questo accordo, risolvendo anche ogni dubbio circa la refrattarietà del mondo dello sport su questo tema”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Tra le varie condivisioni ci sono impegni importanti come il non assegnare il numero 88 ai calciatori, vietare l’utilizzo alle tifoserie di simboli che possano richiamare al nazismo, definire le modalità con le quali dovranno essere disposte le interruzioni delle partite, verificare il rispetto dell’assegnazione nominale dei posti negli stadi. Inoltre ci sarà anche una valorizzazione del comportamento pro attivo delle società nell’applicazione di queste misure”, ha concluso Piantedosi.
“Questo è un documento concreto che può dare grandi risultati. L’auspicio è che il risultato raggiunto trovi un’applicazione adeguata e che possa essere compreso lo spirito per evitare che ci siano situazioni sui campi difficili da regolare”. Così il coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, Giuseppe Pecoraro. “L’importante è che tutti si concentrino sulla bontà del documento. E’ finito il momento delle litanie di condanna, siamo passati a provvedimenti che vanno presi dalla classe arbitrale e dalle società di calcio”, conclude.
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